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Il rame potrebbe essere il materiale utilizzato da più tempo nella storia dell’uomo: è stato rinvenuto un pendente lavorato con questo materiale risalente al 8.700 a.C. circa. Grazie alle sue proprietà che gli consentono di essere riciclato potenzialmente all’infinito e al 100%, senza perdere qualità, oggi a oltre 10.000 anni di distanza il rame continua ad essere protagonista del progresso tecnologico.

Anche nell’edilizia: le facciate in rame KME spiccano per bellezza, flessibilità d’uso, possibilità applicative e sostenibilità, essendo completamente riciclabili a fine vita. Non a caso KME è uno dei maggiori produttori al mondo di materiali in rame e lega di rame. Il Gruppo conta 8 siti produttivi (in Europa, Cina e USA), 400.000 tonnellate di volume di vendite annue e un totale di circa 4.400 dipendenti. Nella sede di Fornaci di Barga (LU) circa il 72% dei metalli processati proviene da riciclo esterno e riuso interno.

TECU è la gamma produttiva per rivestimenti e facciate di rame by KME, disponibile in diverse colorazioni a seconda del mix di leghe di rame, che modifica l’estetica senza impattare sulle performance.

Oltre al riciclo e alle possibilità di utilizzo in ottica eco-design, le facciate in rame permettono una progettazione capace di garantire elevate prestazioni termiche, soprattutto per il raffreddamento degli edifici.

Citiamo, infine, il catalogo di prodotti SaCup, nato per esaltare le proprietà antivirali e antibatteriche del rame, e infatti scelto per porzioni come corrimano e sostegni nella realizzazione del primo aeroporto touchless di Milano Linate.

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