Newsletter

Si ritroveranno il prossimo 7 luglio a Fabriano i 35 Comuni che fanno parte dell’esperienza del Distretto per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano, nato nel 2013, per dibattere del futuro dei territori a cavallo fra le due regioni.

“La Città Appenninica. Uno spazio urbano tra Marche e Umbria”; è questo il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 7 luglio dalle ore 10 alle 18 presso la sala conferenze del Palazzo del Podestà, in largo Bartolo da Sassoferrato a Fabriano.

Il Comune di Fabriano, che è coordinatore del Distretto, in collaborazione con Symbola – Fondazione per le Qualità italiane e l’Associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano, ha promosso l’iniziativa che vuol porre l’attenzione sullo spazio urbano rappresentato dalle città storiche, dagli insediamenti diffusi e dagli ampi territori montani che fanno ancora la vitalità dell’Appennino.

“E’ un appuntamento importante - dichiara il Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo - perché con l’aiuto di Symbola e di quanti finora si sono impegnati per promuovere l’Appennino umbro-marchigiano vogliamo aggiornare l’analisi territoriale e la proposta programmatica che riguardano un’ampia area che tra Marche e Umbria condivide i problemi delle aree interne, a partire dai saldi demografici e dallo spopolamento, ma che è unita nella ricerca di nuovi sentieri di sviluppo sostenibile. Abbiamo indubbie potenzialità di crescita, ma non possiamo accontentarci di essere definiti borghi. L’Appennino è un grande spazio urbano interconnesso che chiede rispetto e politiche adeguate allo sviluppo dell’impresa, dei servizi e delle infrastrutture”.

“Il convegno sarà l’occasione per aprire un dibattito e un confronto su come rilanciare l’intuizione del Distretto umbro marchigiano a partire dalle sfide che le crisi climatica e demografica pongono all’Appennino e a tutte le montagne italiane. Sfide che possono essere affrontate e vinte solo se le comunità e le istituzioni locali saranno protagoniste della Transizione verde e digitale - sostiene Fabio Renzi, Segretario generale della Fondazione Symbola - grazie alla quale costruire nuove condizioni di attrattività sociale, economica e culturale dei territori montani. Oggi ci sono tutte le condizioni perché la montagna ritrovi quella importanza e centralità che ha sempre avuto, perduta solo a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Per questo tornare a leggere e a reinterpretare la natura urbana/montana/policentrica del territorio del Distretto umbro marchigiano è fondamentale per avere consapevolezza che l’isolamento non è un dato di natura ma l’esito di processi economici e sociali che come sono avvenuti possono mutare nel tempo. C’è una contemporaneità che apre prospettive inedite e promettenti per i territori montani nel segno della sostenibilità, dell’economia circolare e nelle nuove filiere della bioeconomia, del digitale e della domanda sociale di ambiente, natura e cultura. Il rilancio del Distretto umbro marchigiano sarà l’occasione per dar vita a coalizioni progettuali e alleanze istituzionali capaci di cogliere le nuove opportunità economiche e produttive e innalzare la qualità dei servizi territoriali fondamentale per contrastare lo spopolamento”.

“Già dieci anni fa, all’indomani della crisi economica pagata a caro prezzo da questo ampio territorio che si estende tra Marche e Umbria, abbiamo posto l’esigenza di ricercare nuove forme di sviluppo, a partire da quella turistica - aggiunge Piero Chiorri, Presidente dell’Associazione per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano -. Il Distretto in questi anni si è posto come un facilitatore della collaborazione tra gli enti locali, promuovendo alcune progettualità. I tempi sono cambiati e occorre approcciare le tematiche molto serie che le emergenze che abbiamo vissuto ci hanno messo davanti agli occhi con uno sguardo ancora più ampio e un’ambizione maggiore. Da questo punto di vista l’intuizione di lavorare insieme, unire le energie condividendo idee e progetti, resta quantomai valida”.

“Un’occasione preziosa - sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Stirati - che ci permette di mettere al centro tutte le criticità e le risorse di un’ampia area che, tra Marche e Umbria, condivide problemi e potenzialità, in termini di sviluppo economico, servizi, situazione demografica, infrastrutture e molto altro. Il nostro territorio e quello marchigiano sono interconnessi e lavorare insieme mettendo sullo stesso tavolo energie, progetti, ambizioni e obiettivi concreti è oggi fondamentale”.

I lavori del convegno si apriranno con i saluti istituzionali del Sindaco Daniela Ghergo e di Piero Chiorri Presidente dell’Associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano; coordinerà la giornata Fabio Renzi Segretario generale di Symbola. Nella sessione mattutina, intitolata “Appennino contemporaneo”, si terranno le relazioni di Lorenzo Bellicini Direttore del Cresme e Paolo Pigliacelli della Fondazione Symbola, che faranno un focus sull’area del distretto umbro-marchigiano nel contesto più generale dell’Appennino e del Paese; seguiranno gli interventi di Marco Bussone Presidente nazionale Uncem, di Cristina Colaiacovo Presidente della Fondazione Perugia, di Gian Mario Spacca Vicepresidente della Fondazione Aristide Merloni. Concluderà la sessione Pietro Marcolini Assessore al bilancio e alla progettualità del Comune di Fabriano.

Nel pomeriggio, durante la seconda sessione intitolata “Appennino che fare?”, si succederanno alcune personalità che porteranno esperienze, testimonianze e punti vista di chi opera sul territorio in diversi ambiti e in particolare: Alberto Alessandri Sindaco di Cagli e Presidente della Unione montana Catria e Nerone, Marco Caprai Amministratore della Arnaldo Caprai, Flavia Fagotto esperta in Destination Management & Marketing, Matteo Montanari Direttore del Gal Alta Umbria, Lamberto Pellegrini Coordinatore ATS 10 Marche, Luca Possanzini Presidente del Consorzio Marche Verdi, Patrizia Ramacci imprenditrice artigiana e titolare della bottega d’arte Gypsea, Andrea Spaterna Prorettore dell’Università degli Studi di Camerino e Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini e Letizia Urbani Direttore generale di Meccano spa.

Il convegno si concluderà con la tavola rotonda a cui parteciperanno i Sindaci di Fabriano e Gubbio, Daniela Ghergo e Filippo Mario Stirati, l’Assessore e Vice Presidente della Regione Umbria Roberto Morroni e il Senatore e Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.

La cittadinanza è invitata a partecipare. Per info e segreteria: tel. 0732-709270 – email: [email protected]

 

 

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF
La città appenninica. A Fabriano i Comuni del distretto Umbro - Marchigiano per lo sviluppo dei territori tra le due regioni

scelti per te

L’Italia può dare un contributo importante contro la crisi climatica in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. Siamo il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 83,4% con una incidenza quasi il doppio rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti.

Il rapporto “I Talenti della Lombardia” promosso da Fondazione Symbola e da PoliS – Lombardia è stato presentato oggi presso la Sala Consiliare della Camera di Commercio di Brescia da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia; Raffaello Vignali, direttore scientifico PoliS – Lombardia; Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola. I lavori sono stati conclusi da Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia. Ha moderato la conferenza stampa Elena Verdolini, professore ordinario di Economia Politica UNIBS.

È stato presentato oggi, alla fiera di Rimini, in occasione di KEY – The Energy Transition Expo, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) sulla transizione energetica, il rapporto Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto. Il rapporto ricostruisce le caratteristiche, la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili ed è stato anticipato, in parte, in una rubrica sul sito www.symbola.net che raccoglie 10 punti di vista di personalità appartenenti al mondo dell’impresa, dell’economia e della ricerca come Francesco Starace, chairman SEforALL chairman SBTi; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura; Edoardo Garrone, presidente ERG; Giuseppe Argirò, Amministratore delegato di Cva; Nicola Armaroli, dirigente di ricerca CNR; Silvia Bodoardo, professoressa del Politecnico di Torino; Ernesto Ciorra, Dream Builder; Giorgio Graditi, direttore Generale ENEA; Carlo Ratti, architetto e professore MIT; Giovanni Battista Zorzoli, esperto di energia.

Il mondo universitario batte un colpo per un futuro a misura d’uomo: sono 2062 partecipanti provenienti da oltre 80 università di tutta Italia al bando “Dieci tesi per la sostenibilità”. È un’iniziativa promossa da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, con il patrocinio del Ministero dell’Università e Ricerca, della Conferenza dei Rettori (Crui), la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm) volta a premiare 10 tesi provenienti da tutte le discipline, sia scientifiche che umanistiche, collegate ai temi della sostenibilità.

ricerche correlate

ISCRIZIONE

Devi accedere per poter salvare i contenuti