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di Mario Bellina

La crescita dell'animazione italiana negli ultimi anni è indiscutibile, sia in termini di titoli prodotti che di posti di lavoro. Il settore sembra tuttavia non essere in grado di coprire il fabbisogno richiesto degli studi italiani, soprattutto in alcune fasi di lavorazione legate al 3D. Necessità cui si prova a rispondere implementando la formazione di alta qualità e richiamando artisti dall'estero anche grazie allo smart working. Attenzione particolare è data alla sostenibilità ambientale che, da argomento principe dei cartoni animati per bambini, diventa un obbiettivo concreto da raggiungere per le società di settore.

Nel nostro Paese vengono prodotte più o meno 100 ore all’anno di programmi in animazione da un comparto che comprende circa 80 società di produzione con più di 5000 addetti [2]. L’attività di Cartoon Italia svolta ai tavoli istituzionali per la riforma del Cinema e dell’Audiovisivo ha prodotto un benefico effetto grazie a un tax credit portato fino al 40% in caso di coproduzione internazionale e a fondi selettivi e automatici [3]. Meccanismi capaci di dare impulso alla nascita e al consolidamento di società di produzione (gli studi d'animazione si sono moltiplicati e ingranditi) e alla crescita dell’occupazione professionale, con un aumento di posti di lavoro negli ultimi due anni di circa 1000 nuovi occupati (+25%) [4]. L’animazione italiana dispone oggi degli strumenti finanziari necessari per competere sul mercato europeo e internazionale con un indotto industriale sempre più improntato sulla co-produzione europea e uno share del partner europeo che va dal 20 al 40% del budget di produzione. Una tendenza concretizzata da numerose sinergie con Paesi di primaria rilevanza per quantità di progetti realizzati, come la Francia, ma anche con Paesi più simili al nostro per sensibilità, budget e costi di produzione, come la Spagna. A evidenziare la crescita artistica e industriale dell'animazione italiana i dati presentati da Rai Kids all'ultima edizione di Cartoons on the bay [5], che indicano un livello mai toccato prima di produzioni realizzate nel nostro Paese (circa 50) prodotte da 35 studi nazionali con cui collabora Rai Kids. Tra cui la marchigiana Rainbow che posiziona Pinocchio & Friends tra i tre titoli più visti su Rai Yoyo [6], il primo canale per bambini fruito in Italia [7]. Una situazione favorevole destinata a migliorare ulteriormente se si sbloccasse la tanto attesa sotto-quota [8] che incentiva i potenziali committenti non Rai, ovvero tutti gli altri broadcaster, piattaforme e distributori che operano nel nostro Paese, anche quelli stranieri con sedi operative in Italia, a investire maggiormente sull'animazione.

Gli incentivi tuttora in atto hanno comunque traghettato l'animazione verso un importante giro di boa rappresentato dalla localizzazione in Italia delle fasi più costose della pipeline di un prodotto d'animazione. Una tendenza già in atto negli anni precedenti, accelerata durante la pandemia dalla chiusura improvvisa dei service in alcuni dei Paesi più colpiti dal Covid19 e dalla necessità di non interrompere le produzioni in atto. Una realtà che più di ogni altra si fa portabandiera di questo fenomeno virtuoso è Dog Head che ha aperto un nuovo studio in Puglia (Dog Head Apulia) e soprattutto ha inaugurato una nuova sede in Toscana, a Firenze, con 800 metri quadri di spazio a disposizione e oltre 100 postazioni di lavoro. Una sede che vanta alcuni  dettagli studiati per salvaguardare l'ambiente, come i supporti per le tavolette grafiche in legno riciclato. Dopotutto, l'attenzione all'ecologia è un trend in atto in tutti i settori dell'audiovisivo e anche l'animazione dà il suo significativo contributo. All’incontro organizzato al MIA da Fondazione Sardegna Film Commission, Cartoon Italia ha ricordato come 20 anni fa il comparto fosse tra i meno green di tutta l’industria cinematografica: per una serie di 26’ x 26 episodi venivano consumati 640 mila fogli A4, equivalenti a 75 alberi. Oggi invece, grazie all'innovazione tecnologica, le produzioni sono paper less, cioè realizzate senza consumo di carta. Un cambiamento importante per la tutela dell'ambiente ma solo un punto di partenza. Diversi infatti i percorsi avviati da più soggetti attivi nel settore, per sviluppare degli strumenti specifici per il comparto dell’animazione per la misurazione dell’impatto ambientale delle produzioni. Cartoon Italia sta lavorando insieme a Sardegna Film Commission per l'apertura di un tavolo di lavoro finalizzato a realizzare a Gennaio 2024 un protocollo green pensato per l’animazione, in sinergia con Cartoon Movie EcoMuvi (BO), autore di uno dei primi protocolli green per il cinema e l’audiovisivo, e la società di certificazione Italcert. Obbiettivo? Rendere sostenibile una produzione d’animazione scegliendo software leggeri, considerata la grande quantità di dati che vengono scambiati, e attrezzature hardware green. In parallelo, l’Associazione Produttori Audiovisivi (APA) collabora dal 2022 con Italian Film Commissions nello sviluppo del protocollo Green Film applicato all’animazione. Il protocollo Green Film, ideato 7 anni fa da Trentino Film Commission e riconosciuto da Italian Film Commissions come standard di riferimento per incentivare la sostenibilità ambientale sui set, si basa su criteri di sostenibilità quali: risparmio energetico, trasporti e alloggi, ristorazione, scelta dei materiali, gestione rifiuti, pubblicità e promozione. La collaborazione con APA si innesta in questo percorso tutto italiano che si è espanso a livello europeo ed è tesa ad individuare misure adeguate alle esigenze dei produttori di animazione e, in particolare, a creare una versione del Green Film specifica per l’animazione.

Scelte in linea con le tematiche ecologiste di cui spesso l'animazione, da quella per bambini a quella dei grani maestri, si fa portatrice. Non è un caso se all'ultima edizione del Future Film Festival di Bologna è stato dedicato un premio (Premio BPER Banca Green Future) alle opere che avevano per tema l'ecologia [9], con un giurato apposito l'attore, disegnatore e attivista ecologista Davide Celli. E lo stesso Bruno Bozzetto è intervenuto a Cartoons on the bay con un panel dove ha presentato le prime immagini di uno special realizzato per la Rai dal titolo Sapiens?: un allegoria musicale in tre atti sul futuro del pianeta.

Tra i dati di maggiore interesse per lo sviluppo dell'animazione italiana c'è sicuramente quello occupazionale. La crescita del numero e delle dimensioni degli studi d'animazione fa aumentare anche la richiesta di figure specializzate capaci di lavorare nelle varie fasi della pipeline di un prodotto d'animazione. Ma a tale domanda non fa eco spesso una risposta adeguata, soprattutto per quanto riguarda i mestieri legati all'animazione 3D. Per rispondere alla necessità di figure professionali negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di formazione, differenziati per ruolo e tecnica di animazione: dai corsi di animazione Toon Boom organizzati dalla NAS – New Animation in Sardegna, a quelli di progettazione e animazione 3D delle varie sedi IED o della Rufa di Roma, all'eccellenza del percorso formativo offerto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, a quelli di sceneggiatura per l'animazione della torinese Scuola Holden o della bolognese Bottega Finzioni. Un investimento sui nuovi talenti che ha un riscontro diretto nel mercato come indicano i numerosi premi e festival in cui sempre più spesso si distinguono registi e autori giovanissimi come il Premio Laganà [10], destinato ad autori di età inferiore ai 30 anni o il Pitch Me [11] di Cartoons on the bay [12], quest’anno per la prima volta rivolto esclusivamente a ex studenti che hanno terminato un percorso formativo nel settore dell'animazione. Ma il riconoscimento più importante della stagione è la vittoria del cortometraggio La notte, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino e diretto da Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Maria Rosso, già trionfatore al Premio Laganà, al principale festival di settore europeo, il Festival du Annecy (Francia) dove si è aggiudicato il Cristal du film de fin d’études. Accanto alle nuove leve però la rinascita del mercato nazionale guarda anche ai tanti professionisti che hanno trovato impiego all'estero. Malgrado i trend positivi, ancora solo in pochi casi ci sono le condizioni per far rientrare in Italia i senior che hanno trovato impiego per grosse produzioni internazionali. Ma molti junior, che magari si sono formati fuori dal nostro Paese, ritornano attirati dalle possibilità che offre l'animazione italiana, anche grazie alla possibilità di lavoro a distanza. Lo smart working infatti, che durante la pandemia è diventata una necessità, adesso che l'emergenza è terminata è diventato per molte società una scelta da offrire ai propri collaboratori, una possibilità di sicuro interesse per chi, pur non trovandosi nel nostro Paese, si trova a collaborare con società italiane. L'esplosione del mercato occupazionale è stata seguita con attenzione da Asifa Italia, l'associazione che raccoglie tutti coloro che fanno parte del comparto e che di recente ha ideato il censimento Mani-Mestieri dell'animazione. Un'iniziativa meritoria pensata per dare un'identità ai numerosi attori che fanno parte del settore da cui fare scaturire una serie di tavoli di discussione per regolamentare il lavoro dei professionisti dell'animazione, riconoscendo a essi e ai singoli ruoli una precisa identità professionale e, di conseguenza, adeguati emolumenti, che oggi risultano ancora troppo legati a tariffari oscillanti.

Dal punto di vista dei prodotti il 2023 vede una nuova attenzione al lungometraggio d'animazione con una produzione italo francese che si aggiudica il prestigioso Cristal du long métrage al Festival du Annecy: Linda e il pollo diretto da Chiara Malta e Sebastien Laudenbach prodotta tra gli altri dalla romana Palosanto Films. Inoltre fa registrare ben quattro nuovi progetti di lungometraggi d'animazione in differenti fasi di sviluppo. I primi due sono Nowhere di Simone Massi (produzione della romana Minimum Fax Media) e Nell'Oscuro Sottomondo di Oz di Donato Sansone, prodotto dalla torinese MyBossWas, opere di due autentici fuoriclasse dell’animazione, che potrebbero finalmente fungere da tramite tra due mondi che alle volte comunicano a fatica: animazione d’autore e produzioni audiovisive generaliste. Il terzo si intitola Sono ancora vivo ed è tratto dalla graphic novel di Roberto Saviano che si cimenta alla regia di un film d'animazione, prodotto dallo Studio MAD di Napoli. Il film scritto dallo stesso Saviano con Alessandro Rak, Filippo Bologna e Stefano Piedimonte ha vinto il Premio Eurimages per la coproduzione alla 25ma edizione del Cartoon Movie di Bordeaux. Cartoon Movie che ha visto la presentazione del quarto progetto in gestazione dal titolo Fiammetta, di Nicola Barile e Enzo D’Alò, che racconta la storia d'amore tra Boccaccio e Fiammetta alla corte degli angioini di Napoli. Una produzione della napoletana Uanèma Entertainment, nata dall’unione delle società di produzione TILE Storytellers e Digitalcomoedia.

Sul versante seriale la novità più dirompente è l'uscita della nuova serie di Zerocalcare Questo mondo non mi renderà cattivo, prodotta nuovamente dalla milanese Movimenti Production in collaborazione con Bao Publishing per Netflix. Un esempio di prodotto destinato a un pubblico vario con particolare attenzione allo young adults, un target a cui guardano tutti i produttori italiani con interesse ma che è ancora troppo incerto da approcciare senza rischi. Movimenti Production si dimostra anche in questa stagione uno degli studi con più prodotti in realizzazione. Tra i quali, in nomination nella categoria Youth TV Show di Cartoons on the bay 2023: Spooky Wolf, una serie ironica e a tratti demenziale che sarà trasmessa direttamente su Rai Play.  Non solo grazie a Spooky Wolf, Rai Kids ha fatto incetta di nomination [13] al festival realizzato da Rai Com e giunto quest'anno alla sua 27esima edizione, e il Pulcinella Award è arrivato nella categoria Preschool TV Show che ha premiato Il mondo di Leo, la serie con un bimbo autistico per protagonista, prodotta insieme alla milanese Brand Cross. Sempre Rai Kids si è aggiudicata il Premio Speciale Unicef dedicato ai prodotti di carattere sociale per lo special Nel mare ci sono i coccodrilli, tratto dal romanzo di Fabio Geda, prodotto insieme alla palermitana Larcadarte [14]. Tra gli altri premi ottenuti da prodotti italiani ci sono Clay Economy, un innovativo format per parlare di economia ai ragazzi [15], prodotto dalla toscana Uffa Film vincitore del Pulcinella Award nelle categorie Youth TV Show e per la categoria Short: Caramelle, una produzione Panebarco con sede a Ravenna. Inoltre, significativa la menzione speciale per la miglior regia nella categoria Feature Film al regista e produttore Michele Fasano della bolognese Sattva Films per il suo documentario animato Methamorphosis.

Infine, ricordiamo due figure importanti dell'animazione scomparse durante l'anno come il regista Ernesto Paganoni, uno degli ideatori dello storico format I Cartoni dello Zecchino e Carlo Bonomi la voce della Linea, personaggio iconico dell'animazione italiana creato da Osvaldo Cavandoli. Come dimostra questa ricerca oggi più che mai l'animazione sta vivendo un periodo di crescita sia a livello industriale che artistico. Era da molti anni che non assistevamo a un periodo così ricco di opportunità. Certo la strada da percorrere è ancora lunga e in salita. Ma l'entusiasmo e l'impegno di tutti gli addetti del comparto e la vivacità creativa delle “nuove leve” fanno ben sperare per il futuro dell'animazione italiana, un futuro dal respiro internazionale.

Suggerimenti per il lettore

  • Zero Calcare, Animation Art Book, Bao Publishing, 2023.
  • Francesco Filippi, Fare Animazione, Dino Audino Editore, 2020.
  • Steve Hickner, Animating Your Career, Raphel Marketing, 2013.

 

Sattva Films

RaiKids/Larcadarte

Courtesy of Netflix

 

[2] Fonte dati: Cartoon Italia.

[3] Le risorse a disposizione dal 2017 ad oggi sono quasi triplicate: l’attuale dotazione minima del fondo per l’audiovisivo è 750 milioni di euro.

[4] Fonte dati Anica, dalla ricerca a cura di Emiliano Fasano Animare in Europa, 2022.

[5] Cartoons on the bay è il festival dell'animazione, il transmedia e le meta arti organizzato da Rai Com. Nel 2023 ospitato dalla città di Pescara.

[6] Gli altri due sono I Puffi e Topolino Strepitose avventure.

[7] Ancor più netto il successo dei programmi Rai Kids nell’offerta non lineare, dove l’offerta su Rai Play ottiene quasi il 90% del mercato italiano.

[8] Sono ormai svariati anni che si attende una svolta nella regolamentazione sugli obblighi di investimento da parte dei broadcaster e dei nuovi player del settore, italiani e stranieri, che operano nel nostro paese. Nello specifico è auspicata e attesa da parte delle società e degli addetti ai lavori l'introduzione di una sotto-quota di investimenti per l’animazione che dovrebbe favorire la nascita di un mercato più concorrenziale.

[9] Premio vinto dal cortometraggio Letter to a Pig di Tal Kantor.

[10] A tal proposito è interessante il commento della produttrice di Rai Kids Annita Romanelli che evidenzia come i prodotti presentati al Premio Laganà 2023 siano effettivamente suscettibili di potenzialità di mercato. A vincere il primo premio è il cortometraggio La notte realizzato da Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso (provenienti al CSC Piemonte). Al secondo posto Danzamorfosi di Irene Conti Mosca, Ilaria Perino, Anita Cisi e Isabella Pasqualetti. Terzi classificati, ex aequo, Colazione al museo di Laura Pagliaro e Akufeni di Lorenza Longhi e Stefano Pavolini. A chiudere la classifica Sweet Dreams di Sara Priorelli e Maria Zilli e Dòma di Chiara Seveso.

[11]  I progetti vincitori del Pitch Me di Cartoons on the bay 2023 sono NoPets! di Ivana Murianni e Alice Gambara, Racconti dallo Stream di Andrea Mannino e Il rifugio per fantasmi De Spectris di Edoardo Guerra.

[12]  Anche questa edizione, per la seconda volta, ha dedicato un segmento della manifestazione ai giovani in cerca di occupazione organizzando una portfolio review in cui i giovani autori e animatori potessero mostrare agli studi di animazione italiani presenti al festival i propri portfoli.

[13]  Nomination Preschool TV Show: Il mondo di Leo (Uffa Film) e I Ronfi (Gertie). Nomination Upper Preschool TV Show: Hello Kitty Super Style (Monello Productions e Maga Animation). Nomination Kids TV Show: La famiglia Skrokkiazeppi (AnimaTo). Nomination Youth TV Show: Dragonero. I paladini (Bonelli Entertainment) e Spooky Wolf (Movimenti Productions). Nomination Live Action/Hybrid TV Show, oltre alle serie live, Il cercasuoni (Enanimation). Nomination Short Film: Venezia, la più antica città del futuro (Primal Shape).

[14]  Larcadarte è tuttora impegnata nella realizzazione di un nuovo Special a carattere sociale per Rai Kids dedicato a Don Milani dal titolo La favolosa storia di Barbiana.

[15]  L'economia declinata ai più piccoli sembra essere un tema caro all'animazione contemporanea come dimostra la serie Pipo, Pepa e Pop presentata dal direttore di Rai Kids Luca Milano tra le serie originali in produzione per la prossima stagione. Una serie pensata per spiegare ai bambini le basi dell'economia, prodotta dalla pugliese Congedo Culturarte con il patrocinio del Financial Times.

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