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I green jobs sono il vero motore della transizione verde. Ma la domanda supera ancora l'offerta e il mercato del lavoro non è bene attrezzato per rispondere alle richieste che arrivano e arriveranno dal mondo delle imprese. Le proiezioni del World Economie Forum (Wef), pubblicate a inizio gennaio nel rapporto "Future of Jobs 2025", condotto su un campione di oltre 1.000 datori di lavoro globali, parlano chiaro: le profonde trasformazioni in corso creeranno 170 milioni di posti di lavoro entro fine decennio, il 14% dell'occupazione attuale, bruciandone circa 92 milioni. La crescita netta sarà quindi di 78 milioni di nuovi lavoratori, in buona parte generati proprio dai green jobs. ManpowerGroup, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, ha individuato per l'Italia i settori chiave per i futuri lavoro "verdi": energie rinnovabili, efficientamento energetico, economia circolare, mobilità sostenibile, tecnologia e agricoltura sostenibile. 66 Secondo le proiezioni del World Economie Forum le profonde trasformazioni in corso creeranno 170 milioni di posti di lavoro entro fine decennio, in buona parte generati proprio dai settori "green". Tra i profili maggiormente ricercati in tempi di Green Deal europeo spiccano progettisti, ingegneri con diversi indirizzi, tecnici, montatori, installatori manutentori con competenze specifiche per le rinnovabili, per l'economia circolare, per l'efficientamento energetico. Forte richiesta anche per gli Hse manager - responsabili per salute, sicurezza e ambiente -, per i progettisti di sistemi di energia rinnovabile, gli esperti in edifici sostenibili, i consulenti per la sostenibilità aziendale, gli ingegneri per l'energia a idrogeno, i tecnici in agricoltura rigenerativa, gli ingegneri per infrastrutture di veicoli elettrici e gli specialisti in mobilità sostenibile, aggiunge ManpowerGroup. CEmilia-Romagna è tra le prime quattro regioni per numero di richieste di green jobs. Come racconta l'ultimo rapporto Greenitaly, di Fondazione Symbola con Unioncamere e il Centro Studi Tagliacarne, i lavori verdi italiani si concentrano in Lombardia: la regione conferma il proprio primato con 440.940 nuovi contratti relativi a green jobs nel 2023 (+ 4,7% rispetto al 2022, pari a 19.770 unità aggiuntive), con un'incidenza sul totale delle attivazioni lombarde del 40,3%. Le prime quattro regioni per numero di nuovi contratti green oltre alla Lombardia, il Veneto, l'Emilia-Romagna e il Lazio - contano un totale di 997.190 unità, pari al 52% del totale. Milano detiene il record del maggior numero di attivazioni verdi: 203.550 unità, +9,2% rispetto al 2022, pari al 10,6% del totale dei nuovi contratti green jobs su scala nazionale. Un quarto dei nuovi posti di lavoro legati alla sostenibilità si concentrano in quattro province: Milano, Roma, Napoli e Torino. I green jobs risultano però difficili da trovare: secondo Unioncamere ne mancherebbero all'appello più della metà, il 52,6%. Inoltre, il 94% dei datori di lavoro a livello globale riconosce di non avere in azienda le figure necessarie per raggiungere gli obiettivi Esg e il 75% fatica a trovare professionisti con le competenze adeguate. Costruire un domani sostenibile, insomma, dipenderà anche dalla capacità del nostro sistema di formazione di colmare un gap tra domanda e offerta e forgiare i professionisti green del futuro.

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Le nuove professionalità legate alla transizione | Corriere di Romagna

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