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Protagonista internazionale del settore aerospazio difesa & sicurezza, 14,7 miliardi di ricavi nel 2022 (il 14% in Italia), una rete commerciale in 150 Paesi, 105 siti e stabilimenti principali, oltre 51 mila dipendenti con 12 mila persone dedicate alla ricerca. Leonardo non ha probabilmente bisogno di presentazioni. Ma vale sicuramente la pena raccontare uno dei fattori decisivi che stanno dietro questi numeri: il rapporto che l’azienda ha costruito e sta costruendo con la propria supply chain. Un rapporto fatto di relazioni sempre più strette il cui obiettivo è far sì che i fornitori non vadano più al traino di Leonardo, come in un rapporto tradizionale, ma contribuiscano a tirare la volata, come in una buona squadra ciclistica. Un rapporto che in molti casi è già passato dalla mera fornitura di prodotti e servizi alla partnership.

Leonardo è al centro di un ecosistema di circa 10.500 imprese in tutto il mondo che cooperano quotidianamente al raggiungimento dei suoi risultati. In Italia sono circa 4 mila le aziende della catena di fornitura, per l’86% PMI, un indotto di circa 126 mila lavoratori. Questi fornitori sono parte essenziale del business di Leonardo e dell’eccellenza dei suoi prodotti. E sono imprese che Leonardo porta con sé nel suo processo di miglioramento continuo. Proprio partendo dalla consapevolezza, non scontata, del ruolo strategico della filiera di fornitura, è stato avviato un complesso lavoro per renderla più solida, resiliente, sostenibile e innovativa: attraverso il programma di sviluppo LEAP (Leonardo Empowering Advanced Partnerships), strutturato per livelli crescenti di coinvolgimento e obiettivi che interessa in Italia circa 1.400 imprese. Il LEAP è un cambio di paradigma nel rapporto con queste imprese, superando un modello di semplici rapporti commerciali per stabilire collaborazioni industriali. In base al livello di intensità della relazione, sono offerti strumenti per la crescita industriale, delle competenze, per la managerializzazione, l’internazionalizzazione, l’innovazione, la sostenibilità ambientale. Si va dalla misurazione delle performance – uno screening che per Leonardo è una garanzia sulla qualità del lavoro dei fornitori, e per le imprese è un punto di partenza per il miglioramento – al toolkit messo a disposizione dei fornitori, che comprende ad esempio il supporto finanziario: un accordo con 7 banche permette di non attendere i tempi tecnici del pagamento delle fatture ma ricevere subito il compenso dalla banca al tasso di interesse vantaggioso concesso alla filiera di Leonardo (decisamente migliore di quello che verrebbe riconosciuto loro autonomamente). Oppure l’erogazione di servizi condivisi, come quello per le materie prime: grazie ad accordi stipulati da Leonardo, le imprese ottengono vantaggi sui costi e sui tempi di consegna. E poi la formazione: al 2022 sono state 22 mila le ore di formazione tecnica e manageriale gratuita per i fornitori. Formazione che permette alle PMI familiari che si vogliono managerializzare e non hanno le competenze per farlo, di trovarle in Leonardo. Ancora: gli assessment sulla maturità digitale e sulla cyber security; la creazione di un network di open innovation, in cui Leonardo stimola le imprese a proporre innovazioni e al contempo le guida ad aprirsi ai network internazionali.

Il modello di valutazione dei fornitori LEADS (Leonardo Assessment and Development for Sustainability) ha permesso di pesare i risultati di questo lavoro. 18 mesi dopo la prima misurazione, le imprese nella fascia più alta di punteggio dell’indice sintetico delle performance dei fornitori (“Supply sustanability index”) sono passate dal 7 al 20% del totale, con una riduzione corrispondente nella classe delle under performing. Più le imprese partecipano ai progetti, più migliorano. E la filiera di fornitura diventa più solida, resiliente, pronta alle sfide, rispondendo sempre meglio alle richieste di qualità, continuità, affidabilità che arrivano da Leonardo. Un vantaggio evidente anche per i fornitori, che possono far valere le loro nuove competenze sul mercato, e che hanno visto aumentare – lo ha misurato l’advisor Prometeia – il loro fatturato in arrivo da Leonardo.

www.leonardo.com

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