Newsletter

  • di Thalita Malagò, IIDEA

Il settore dei videogiochi continua a rappresentare una delle principali industrie culturali e creative a livello globale.

Nel 2023, il mercato globale ha generato oltre 187 miliardi di dollari, con una crescita guidata soprattutto dai segmenti mobile e console[1]. In Europa, sempre nel 2023, il valore del settore si è attestato a circa 25,7 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto all'anno precedente. Si contano 124,4 milioni di videogiocatori nei cinque principali mercati europei, con un'età media di 31 anni[2]. Tra questi si annovera l’Italia, che nel 2024 ha generato un giro d’affari pari a quasi 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 3% rispetto all'anno precedente, e ha visto 14 milioni di videogiocatori attivi, ovvero il 33% della popolazione tra i 6 e i 64 anni, con un'età media in linea con quella europea[3].

La sfida principale, per quanto riguarda il nostro Paese, rimane lo sviluppo di un’industria locale capace di affermarsi stabilmente anche a livello internazionale, valorizzando i nostri talenti. In questo contesto, la produzione di videogiochi in Italia mostra segnali incoraggianti di consolidamento. Le imprese attive sono oggi 200, in aumento del 25% rispetto al 2022, e occupano oltre 2.800 addetti, anche questi in crescita del 17%. Il fatturato è cresciuto del 36%, attestandosi tra i 180 e i 200 milioni di euro. I maggiori ostacoli allo sviluppo restano tuttavia l’accesso ai capitali, la scalabilità dei progetti, la stabilizzazione dei talenti e il rafforzamento delle competenze manageriali[4].

Negli ultimi due anni, il panorama delle produzioni indipendenti italiane si è distinto per un notevole fermento creativo, accompagnato da una crescente tendenza a trarre ispirazione dai luoghi, dalle atmosfere e dal patrimonio culturale del Paese.

Tra i titoli più significativi, Mediterranea Inferno si impone per l’originalità dello stile visivo e narrativo e per il forte legame con il territorio italiano. Sviluppato dal game designer indipendente Eyeguys insieme allo studio milanese Santa Ragione, ha ottenuto il premio Best Italian Game agli Italian Video Game Awards 2024 e l’Excellence in Narrative all’Independent Games Festival di San Francisco, uno dei più prestigiosi appuntamenti internazionali dedicati al gaming indipendente.

Anche On Your Tail di Memorable Games (Torino) si inserisce in questa tendenza, proponendo un’avventura investigativa ambientata a Borgo Marina, località immaginaria ispirata alla cornice delle Cinque Terre. Il gioco rievoca atmosfere e suggestioni legate alla villeggiatura estiva italiana, mescolando esplorazione e narrazione.

Con Vespera Bononia, Power Up Team (impresa veronese di sviluppo di videogiochi, nata nel 2022 all’interno della Rete Doc, piattaforma cooperativa in Italia nel settore della creatività e della cultura) reinterpreta invece la città di Bologna in chiave urban fantasy: i giocatori si muovono in una mappa ispirata al centro storico, affrontando creature nate da statue e iconografie locali, nei panni di quattro eroi differenti.

Inoltre, all’edizione 2024 di Lucca Comics & Games, tra le novità più rilevanti c’è stato uno spazio dedicato al panorama indie italiano, gestito dallo stesso Power Up Team; in questo contesto è stato presentato Dragonero: L’ascesa di Draquir, videogioco di ruolo a turni in 2D che porta il celebre fumetto fantasy di Sergio Bonelli Editore nel mondo videoludico, frutto della collaborazione tra Bonelli Entertainment (la divisione del gruppo che si occupa principalmente di trasformare le opere e i personaggi editoriali della Bonelli in progetti audiovisivi e altre produzioni multimediali) e lo studio bolognese Opera Ludica.

Mentre la scena indie italiana continua a fiorire, stanno emergendo anche produzioni di medio-alto budget che puntano su tecnologie avanzate e collaborazioni internazionali. Un segnale di crescita che potrebbe aprire la strada a nuove opportunità per l’industria nazionale.

Un esempio particolarmente rappresentativo è Enotria: The Last Song, sviluppato dalla milanese Jyamma Games e vincitore degli Italian Video Game Awards 2025 per Outstanding Art e Community Spotlight. Il gioco si distingue per l’ambiziosa ambientazione dark fantasy ispirata al folklore italiano, unendo riferimenti culturali e simbolici con un gameplay basato su combattimenti e magie, in cui le maschere tradizionali regionali giocano un ruolo chiave: tra i personaggi spicca Pulcinella, figura iconica della tradizione campana, che può diventare alleato o avversario.

A Quiet Place: The Road Ahead e Terminator Survivor sono entrambi basati su due importanti saghe cinematografiche. Il primo è un survival horror in prima persona sviluppato dallo studio siciliano Stormind Games (Acireale) in collaborazione con Saber Interactive, detentore dei diritti della saga. Il gioco, premiato come Best Italian Game agli Italian Video Game Awards 2025, introduce una meccanica innovativa che sfrutta il microfono del giocatore per rilevare i rumori esterni, accrescendo immersione e tensione.

Terminator Survivors, invece, atteso per il 2026, è sviluppato da Nacon Studio Milan. Si tratta di un open world d’azione, sopravvivenza ed esplorazione ambientato nell’universo della celebre saga cinematografica, che conferma l’interesse di studi italiani verso produzioni su licenza internazionale.
Per favorire lo sviluppo e l’internazionalizzazione dell’industria videoludica italiana, sono state attivate diverse iniziative strategiche, che uniscono supporto pubblico e privato per valorizzare il talento creativo e rafforzare la presenza del settore nel mercato globale.

Di recente IIDEA ha lanciato il portale Games in Italy, piattaforma per valorizzare il videogioco made in Italy a livello nazionale e internazionale. Pensato come vetrina istituzionale dell’industria italiana dei videogiochi, il sito mira a far conoscere l’ecosistema nel suo complesso e a facilitare l’incontro con publisher, investitori e partner esteri. Attualmente offre una mappa interattiva degli studi attivi sul territorio, ma nel corso dell’anno sarà arricchito con contenuti editoriali, per dare maggiore visibilità alle produzioni italiane e raccontare il talento creativo e imprenditoriale del settore.
L’iniziativa si inserisce in un percorso di sostegno all’internazionalizzazione del settore, sviluppato in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che da anni affianca l’industria videoludica italiana nelle principali fiere internazionali. Dopo aver supportato la partecipazione delle imprese italiane a eventi di riferimento come Gamescom e la Game Developers Conference a partire dalla metà degli anni 2010, nel 2024 ICE ha facilitato l’ingresso nel mercato asiatico con la partecipazione al Tokyo Game Show. Nell’ambito di quest’ultima iniziativa, due studi italiani sono peraltro stati selezionati per la prestigiosa Selected Indie 80: Trinity Team (Bologna) con CINEMA e Fix a Bug (Torino) con The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles. La prima è un’avventura investigativa in prima persona ambientata negli anni ’30, caratterizzata da un’atmosfera noir e da meccaniche di manipolazione del tempo. Fix a Bug, al suo primo titolo in pixel art, combina l’esplorazione classica dei dungeon con meccaniche moderne. Il gioco ha inoltre vinto il Red Bull Indie Forge 2024.

Il sostegno pubblico al settore si è rafforzato negli ultimi anni anche grazie al dialogo con il Ministero della Cultura, che dal 2021 ha introdotto un tax credit per la produzione di videogiochi, confermato per il 2025 con 12 milioni di euro. Questo strumento è fondamentale per lo sviluppo del settore, e si auspica non solo un suo potenziamento, ma anche l’introduzione di finanziamenti diretti, soprattutto per le piccole imprese, a supporto della prototipazione.

Anche a livello territoriale esistono esempi virtuosi di supporto pubblico, come il progetto Bologna Game Farm, promosso da Regione Emilia-Romagna con ART-ER, IncrediBOL! e in collaborazione con IIDEA. Nato come programma di accelerazione per start-up videoludiche, ha selezionato e accompagnato oltre 26 studi nazionali in 5 edizioni, offrendo mentoring, finanziamenti, formazione e visibilità in Italia e all’estero. I risultati dimostrano come interventi mirati possano favorire la crescita di un tessuto produttivo locale solido, sostenibile e innovativo.

Altro territorio che in questi anni ha ritenuto strategico investire nel settore videoludico, in questo caso per favorire lo sviluppo di competenze giovanili in una visione di lungo periodo che ne faciliti l’occupazione futura, è la Provincia Autonoma di Bolzano. Attraverso il suo Ufficio Politiche Giovanili, l’amministrazione locale ha offerto il supporto economico e organizzativo necessario per trasformare il festival Game Ground, che dal 2021 celebra la cultura videoludica in tutte le sue forme per iniziativa dell’associazione BeYoung, in una piattaforma attiva tutto l’anno che combina divertimento, formazione, socializzazione, riflessione critica e sviluppo di competenze trasversali, valorizzando il potenziale creativo e professionale di una nuova generazione di appassionati, creativi e professionisti del gaming.

Anche sul fronte dei giovani talenti, si segnala una crescente attenzione, con Italian Game 2025, la seconda edizione del contest promosso da Ministero delle Imprese e del Made in Italy, INVITALIA, IIDEA e Cyber 4.0, rivolto a studenti maggiorenni di università, ITS Academy e scuole di formazione specializzate nel settore. Il concorso premia l’ideazione e lo sviluppo di videogiochi dedicati alla promozione delle eccellenze del made in Italy. L’edizione 2025 ha premiato tre titoli: Frame by Frame di 2 Hardware, un gioco educativo sugli albori del cinema italiano; Olivae di La Banda del For Each, un’esperienza in realtà virtuale che racconta la memoria familiare in un frantoio degli anni ’50; e Custode del Tempo di Dreamscape, un’avventura in prima persona che celebra la scienza e la creatività italiana nel corso dei secoli.

Negli ultimi anni, in Italia il videogioco è sempre più riconosciuto non solo come prodotto industriale, ma anche come forma culturale e artistica. Iniziative dedicate alla sua divulgazione in ambito museale, formativo e creativo aiutano a diffondere la cultura videoludica, favorendo il dialogo tra discipline e pubblici diversi.

Tra le iniziative culturali si segnala il GAMM Game Museum, inaugurato a Roma nel novembre 2024: un polo innovativo dedicato alla valorizzazione del videogioco come patrimonio culturale e artistico. Il museo si articola in tre aree tematiche e propone una collezione che integra un archivio digitale esclusivo con una fruizione museale tradizionale, accompagnata da attività didattiche rivolte a scuole e famiglie.

Si tratta di un’iniziativa del Centro Sperimentale di Arti Interattive, attivo nella formazione universitaria e post-universitaria e promotore di Checkpoint – Festival of Interactive Experiences, la cui seconda edizione si è tenuta a novembre 2024. Il festival ha ospitato numerosi interventi di studi di sviluppo e professionisti di rilievo nazionale e internazionale, con un forte focus sulla creatività e sulla promozione culturale del medium videoludico. In occasione dell’evento sono stati inoltre consegnati i Women in Games Awards 2024, riconoscimenti internazionali dedicati alle eccellenze femminili del settore.

Il 2024 si presenta come un anno cruciale per il consolidamento dell’industria videoludica italiana. I segnali positivi non mancano: la crescita delle imprese, il miglioramento qualitativo dei prodotti, la maggiore presenza internazionale e l’attenzione delle istituzioni sono tutti elementi che indicano una direzione promettente.

Tuttavia, per garantire uno sviluppo duraturo serve una visione di lungo periodo che integri strumenti di sostegno pubblico, politiche fiscali dedicate, investimenti privati e rafforzamento dell’ecosistema educativo e professionale. L’Italia del videogioco ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista in Europa, a patto di credere fino in fondo nel proprio potenziale creativo e industriale.

 

Suggerimenti di lettura

  • Ecorys, KEA, per la Commissione Europea, Understanding the value of a European video games society, 2023.
  • Alessandro Soriani, Vite extra. Educare a una cultura del videogioco, Edizioni Junior, 2023.
  • Francesco Bocci, Elena Del Fante, Ambra Ferrari, Alessandra Micalizzi, Marcello Sarini, Video Game Therapy. Teoria e pratica clinica, UTET Università, 2024.
[1] Tom Wijman, Newzoo, New free report: Explore the global games market in 2023, 8 agosto 2023.
[2] Video Games Europe, 2023 All About Video Games – European Key Facts, 2024.
[3] IIDEA Association, Videogiochi: nel 2024 consumi per quasi 2,4 miliardi di euro e 14 milioni di appassionati. Cresce il Made in Italy con un +25% di imprese, +17% di occupati e +36% di fatturato, 15 aprile 2025.
[4] Ibidem.

Devi accedere per poter salvare i contenuti