Ospitare anche nel 2025 il Seminario Estivo della Fondazione Symbola è per Mantova un onore, ma soprattutto un'opportunità: quella di riflettere sul futuro delle nostre città, e in particolare su quello delle città medio-piccole. È qui, in realtà urbane come la nostra, che si gioca una delle partite più decisive per il futuro del Paese: la capacità di tenere insieme bellezza e innovazione, sostenibilità e competitività, qualità della vita e sviluppo economico. Mantova ne è un esempio concreto: città d'arte e di cultura, patrimonio Unesco, ma anche laboratorio di politiche pubbliche attente all'ambiente, alla coesione sociale, alla rigenerazione urbana e alla crescita dell'impresa sostenibile. Il futuro delle città italiane dipende anche da territori più attivi e protagonisti. Oggi più che mai serve un cambio di paradigma: la sfida non è crescere a tutti i costi, ma farlo in modo intelligente, equo e sostenibile. In questo senso l'innovazione - digitale, ambientale, sociale - non è solo una necessità tecnica, ma una leva per migliorare la vita delle persone e rafforzare le comunità. Da tempo lavoriamo a Mantova su questo fronte, con progetti concreti: dal risanamento ambientale del Lago Inferiore, alla mobilità sostenibile, fino ai programmi di inclusione sociale nei quartieri. Abbiamo trasformato ex aree dismesse.. SEGUE A PAGINA 23 Dalla Rima/2 prattutto quelle di dimensione media, possono essere protagoniste di questa trasformazione se sanno farsi rete, se investono in capitale umano, se coniugano la tutela del patrimonio con la spinta verso il futuro. "Se l'Italia fa l'Italia", come recita il titolo del Seminario, allora dobbiamo valorizzare i nostri punti di forza: la cultura, l'impresa diffusa, il saper fare, l'attenzione ai luoghi. Ma anche la capacità di innovare senza perdere l'anima. Per questo Mantova c'è, e vuole continuare a esserci. Con umiltà ma anche con determinazione. Perché il futuro delle nostre città - e del Paese - si costruisce ogni giorno, a partire dai territori. In luoghi di cultura e impresa creativa, e avviato politiche urbane che guardano al lungo termine, mettendo al centro i giovani, la formazione e l'economia circolare. Sostenibilità, quindi, non come slogan, ma come approccio concreto per ridurre le disuguaglianze e generare nuova ricchezza. Una ricchezza che non è solo Pil, ma benessere, fiducia, relazioni. E in questo senso la coesione diventa un fattore produttivo essenziale, come dimostra anche il recente rapporto Symbola "Coesione è Competizione". L'Europa e il Pnrr ci offrono strumenti straordinari, ma servono visione e responsabilità.