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Sono le grandi potenze che influenzano la politica dell'Unione europea. Francia e Germania. Parigi e Berlino. E l'Italia? Con l'avvento di Mario Draghi a Palazzo Chigi il peso diplomatico nell'Ue è aumentato. Ma fuori dai confini istituzionali c'è un settore nel quale le aziende italiane dominano da tempo su quelle francesi e tedesche: l'economia circolare. La scorsa primavera il rapporto curato dal Circular economy network vedeva l'Italia primeggiare sulle cinque principali economie dell'Unione europea. Anche Eurostat, in materia di riciclo dei rifiuti, ha registrato il record dell'Italia: 79% sul totale dei rifiuti urbani e speciali, nettamente superiore al 49% della media Ue e ben maggiore rispetto a Germania (69%) e Francia (66%). Il governo Draghi, nel Pnrr, ha destinato circa 70 miliardi di euro alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. La conferma degli investimenti green effettuati tra i confini italiani è arrivata dalla seconda edizione di 100 Italian circular economy stories, una ricerca realizzata dalla Fondazione Symbola e da Enel che illustra e racconta, attraverso 100 esempi virtuosi dell'economia, come in Italia la sensibilità alla seconda vita dei materiali sia divenuta motivo di sucLo riconoscono ricerche e documenti dell'Ue cesso internazionale.

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Nell'economia circolare l'Italia è meglio di Francia e Germania - Filippo Merli | Italia Oggi

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