''A parte gli irrisolti problemi di sicurezza, il nucleare in Occidente è stato fermato dai costi altissimi molto superiori a quelli delle fonti rinnovabili. Come ha ricordato Fatih Birol, direttore Iea, nel 2023 l'85% della nuova potenza installata era rinnovabile e il 15% tutto il resto (metano, carbone, olio combustibile, nucleare). Sarebbe una vera tassa per famiglie ed imprese. Bene che si continui la ricerca anche sulla fusione ma il nostro futuro è legato ad innovazione, qualità, efficienza e rinnovabili. È questa la strada di un'Italia che fa l'Italia''. Così, in una nota, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. (Rof/Adnkronos)