NATALE, PER IL SESTO ANNO LA STATUINA DEL PRESEPE 2025 RAPPRESENTA I TEMI DELL’INTEGRAZIONE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
È STATA CONSEGNATA AL PRESIDENTE DELLA CEI CARDINAL ZUPPI DA FONDAZIONE SYMBOLA, CONFARTIGIANATO E COLDIRETTI CON IL PATROCINIO DELLA FRATELLI TUTTI E AVVENIRE
Verranno donate in questi giorni alle Diocesi in tutta Italia
Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti hanno consegnato al presidente della CEI, cardinal Matteo Zuppi, la statuina del presepe che quest’anno rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Obiettivo: aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Le statuine verranno donate su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi italiane. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti, con il patrocinio della “Fondazione Fratelli tutti” e Avvenire, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava i valori della solidarietà durante il Covid, nel 2021 l’innovazione digitale, nel 2022 la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, nel 2023 la formazione e l’apprendistato, nel 2024 la qualità del cibo made in Italy.
“La tradizione del presepe – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – nata nel 1223 a Greccio ad opera di San Francesco, che lo scorso anno ha compiuto 800 anni, è importantissima per le nostre comunità. Nel piccolo abbiamo voluto aggiungere nuove attività, nuovi mestieri legati al vivere di tutti i giorni, per dare forza al presepe come chiave anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta i temi legati all’integrazione e all’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Come disse Papa Francesco per uscire da questa crisi dobbiamo recuperare la consapevolezza che come popolo abbiamo un destino comune. I rapporti della Fondazione Symbola confermano che questo è fondamentale anche per il rilancio dell’economia. Perché, come dice il Manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’”.
“La statuina di quest’anno – sottolinea il presidente di Confartigianato, Marco Granelli - rappresenta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo integrazione, rispetto e collaborazione. L’opera richiama l’importanza della sicurezza sul lavoro come attenzione concreta verso le persone, perché ogni attività produttiva deve prima di tutto tutelare vita e dignità. Questa iniziativa vuole essere un segno di speranza e inclusione, in linea con lo spirito del Presepe, che da sempre racconta la quotidianità delle nostre comunità. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato. Con Fondazione Symbola e Coldiretti rinnoviamo l’impegno a valorizzare i mestieri e i territori, offrendo un contributo alla narrazione gentile che il Presepe porta nel Paese”.
“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo - sottolinea il segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo -. Ma la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.