Le tipicità prodotte nei piccoli comuni dalla carota giallo ‐ Viola di Tiggiano alla cipolla di Zapponeta, dalla fava di
Zollino al pomodoro di Morciano
il cibo è la principale voce del budget della vacanza, con 2 turisti italiani su 3 in visita nei piccoli borghi nell´estate
2024 che destineranno un terzo della spesa alla tavola in ristoranti, pizzerie, trattorie, agriturismi, street food e
souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del
nuovo rapporto di Coldiretti‐Fondazione Symbola "Piccoli Comuni e Tipicità".
Negli 88 piccoli comuni della Puglia la miriade di produzioni locali riconosciute tradizionali dal MASAF, oltre alle DOP
e IGP, vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i cinquemila abitanti e riguardando specialità come la
carota giallo ‐ viola di Tiggiano, la cipolla di Zapponeta, la fava di Zollino, la patata di Zapponeta, il pisello nano di
Zollino, pomodoro di Morciano, la fava di Carpino, il cacioricotta caprino orsarese, il lardo di Faeto, il prosciutto di
Faeto, il calzone di Ischitella, l´arancia del Gargano e il limone Femminello del Gargano, per citarne alcuni,.
"ll successo di una vacanza ‐ dice Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di
Coldiretti ‐ oggi dipende dal cibo (35%) e le realtà rappresentate dai piccoli comuni coniugano al meglio i prodotti
tipici all´eccellenza alla bellezza dei centri storici e del paesaggio, tanto che Pietramontecorvino, Bovino, Alberona,
Roseto Valfortore, Specchia appartengono ai ´Borghi più belli d´Italia´. Il turismo pugliese non è solo mare, piuttosto
volano per lo sviluppo di tutto il territorio, elemento di promozione del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti
agroalimentari locali".
I piccoli borghi hanno un significativo valore economico, storico, culturale e ambientale in un paesaggio fortemente
caratterizzato dalle produzioni agricole. Rappresentano ‐ dichiara Coldiretti ‐ anche un motore turistico che, se
adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese,
contrastando lo spopolamento che aggrava anche la situazione di isolamento delle aziende agricole e aumenta la
tendenza allo smantellamento dei servizi, dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio.
Il turismo enogastronomico è il vero traino dell´economia turistica pugliese ‐ sottolinea Coldiretti Puglia ‐
caratterizzato da 5 milioni di ulivi pluricentenari60 Cibi e Vini certificati DOP IGP, la regione numero 8 in Italia per
prodotti DOP IGP STG, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66
Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell´Osservatorio Ismea‐Qualivita, il settore dei
prodotti DOP e IGP in Puglia vale 678 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 6,9%
e quello vitivinicolo per il 93,1%, a cui si aggiungono i 365 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono
coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità. Ma anche la
superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 321mila ettari in Puglia dove il settore torna a crescere, con un
aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l´agricoltura biologica e con
Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.