Quel «fenomeno Basilicata» che cresce oltre il territorio Il road show organizzato da Economy con Symbola e l'Istituto Tagliacarne ha fatto tappa a Potenza, incontrando istituzioni e imprese impegnate fianco a fianco nella sfida della competitività di Sergio Luciano I road show di oggi, organizzato insieme con Economy, Symbola e l'Istituto Tagliacarne, ci dice con chiarezza qualcosa che da tempo percepiamo, sia pure in modo empirico. Ci dice che la Basilicata cresce, nonostante il territorio. Cresce nonostante le fortissime diseconomie esterne che ancora attanagliano il nostro Sud, e ancora per certi aspetti la nostra regione»: Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata, introduce così la "tappa" potentina di "Fenomeni'', caratterizzata da un folto afflusso - fisico e digitale - di pubblico per conoscere le 10 aziende-fenomeno selezionate. Negli ultimi anni abbiamo constatato che una consapevolezza sempre maggiore ha portato ad un aumento della "richiesta di prodotti ecosostenibili. c'è una sensibilità più forte su questo valore, soprattutto tra le nuove generazioni. Trattiamo prodotti a base di polietilene ma anche di lino, una fiore molto -rispettosa dell'acqua, o di canaoa. E abbiamo la ratifica di qualità Ecotex». «Realizziamo con passione da sessant'anni poltrone e divani, e abbiamo sempre pensato che le imprese come la nostra dovessero essere e restare connesse al territorio», dice Saverio Galla, della Calia Trade' «Abbiamo ricevuto molti riconoscimenti, tra cui uno per un progetto in cui abbiamo valorizzato la capacità di integrazione di un gruppo persone affette da malattie mentali. In quell'occasione abbiamo realizzato un linea di prodotti utilizzando materiali di scarto, dei pouf in particolare. Può sembrare un compito semplice e in realtà è complesso. Significa trasferire nel lavoro la mentalità di chi sa raccogliere gli scarti. Riducendo i rifiuti discorsi nell'ambiente e le emissioni connesse alla produzione materie prime. Partendo da poco ma con la cultura del recupero possiamo fare grandi cose. A nostro avviso, l'impresa deve garantire la tutela di tutti coloro con cui interagisce, altrimenti non esiste. E deve serncre cu-a-e la possibilità di incrociare l'art con il nostro lavoro. Sezione dell'arte con il nostro lavoro fa aprire mentalità dell'azienda». ma - rappresentano vere e proprie eccellenze in produttività, innovazione e quindi in competitività. Aziende eccellenti in competitività ma nella responsabilità sociale. Il loro comune obiettivo è quello di crescere e non sempre in Basilicata si riesce a realizzarlo. Nel sistema produttivo lucano la coesione socioeconomica interessa in molti casi un notevole numero di imprese: il 70,4% ha relazioni con i dipendenti volte ad iniziative di welfare aziendale; quasi la metà delle imprese ha instaurato relazioni con i dipendenti in termini di miglioramento delle competenze; più di un terzo delle imprese lucane ha instaurato rapporti con i dipendenti per progetti di innovazione. . La nostra azienda produce componentistica per auto, soprattutto nel campo della sicurezza. Stiamo quindi vivendo un momento duro. Eppure in Polonia, nel nostro stabilimento, abbiamo scarsità di dipendenti e bassa scolarizzazione. Comunque non demordiamo e investiamo oltre il 5% in R&S, e siamo presentissimi nel sociale». solo1116,7% delle imprese lucane si relaziona con Enti di ricerca e Università, il 14,8% con Comunità, i116,0% con Istituzioni territoriali. Inoltre, meno del 10% ha relazioni con no profit e clienti. Se confrontiamo i dati con il Mezzogiorno e l'Italia possiamo notare come in generale la regione registri un grado di relazionalità in linea o maggiore alla media del meridione ma in alcuni casi inferiori ai valori nazionali. Per quanto riguarda le relazioni con gli stakeholder interni, cioè i Dipendenti, un punto di forza delle imprese in Basilicata è il tema del welfare aziendale: la quota delle imprese lucane che ha dichiarato un'attenzione a questo tema è al di sopra della media del Mezzogiorno e dell'Italia (70,4% vs 70,1% e 69,6%). Valori superiori anche nella propensione delle imprese 107 Ecoaamy Da sinistra: Giuseppe Paolicelli, Angelo Cirillo, Serdo Luciano, Rosistel la Provinzano, Leo Biscotti, Giuseppe Carriero, Francesco Cupparo, Francesco Somma, Saverio Calia, Alfonso Ruffo, Nancy Stano, Fernando Ponte, Laura Tosto e Antonio Bardi sindacati un nuovo patto, per capire se realmente le misure che si pensa di assumere siano quelle che veramente le aiuteranno a risolvere i loro problemi». «Sono stato già assessore una prima volta, per me è un ritorno».«La nostra realtà aziendale vive di turismo, nei Sassi di Matera. Alla fine degli Anni Ottanta fummo tra i primi a trasferirci a vivere nei Sassi e a pensare di dare il nostro contributo per rivitalizzarli, con qualche attività commerciali. Siamo stati anticipatori, anche troppo. Però abbiamo insistito e abbiamo visto che iniziava a essere possibile ospitare anche qualche visitatore, nei Sassi. Abbiamo iniziato con 10 camere, tra tate difficoltà, ma oggi abbiamo una struttura che ha 17 camere e i al meglio della collaborazione delle istituzioni per crescere. Poi siamo entrati nella community di Alain Ducasse, e oggi in un'associazione si chiama Territoria e che tra l'altro accudisce la tutela dell'ambiente, piantumando alberi. Stiamo monitorando il consumo energetico per migliorare con nuove tecnologie e pompe di calore la nostra struttura. Siamo certificati con Iso 14001, sempre per il rispetto che nutriamo verso il territorio. E stiamo accrescendo ancora le dimensioni della nostra accoglienza». a favorire in azienda la partecipazione dei dipendenti allo sviluppo di progetti di co-innovazione (35,2% vs 32,5% e 34,7%). Valori inferiori, invece, per gli investimenti in risorse nella formazione per il miglioramento delle competenze e la qualificazione del personale (46,3% vs 50,8% e 55,4%).