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“La tutela dell’ambiente in Costituzione con la modifica degli articoli 9 e 41 avrà importanti effetti di lungo periodo. Rende più viva e attuale la nostra Carta fondamentale, ma aiuta anche politiche già in atto. A cominciare dal Next Generation EU, proposto e finanziato dell’Europa e attuato in Italia attraverso il PNRR. Una spinta per inserire l’ambiente in Costituzione era in atto da tempo, ma sono di grande qualità le formulazioni approvate da una maggioranza amplissima. È importantissima, in particolare, la modifica approvata all’Art.9. Il Presidente Ciampi ha più volte sostenuto che si tratta dell’articolo più originale della nostra Carta. Non esiste in altre Costituzioni il riferimento nello stesso articolo alla cultura e alla ricerca scientifica e tecnica associato al paesaggio ed al patrimonio storico e artistico della Nazione. Un legame che attraversa tanta parte della nostra società e della nostra economia. Lo ha ricordato, nel suo discorso di insediamento, il Presidente Sergio Mattarella, con riferimento anche alla bellezza come chiave del soft power italiano. Come ha sostenuto il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, sarà oggi più difficile utilizzare, talvolta a sproposito, la tutela del paesaggio per ostacolare scelte necessarie per tutelare "l’interesse delle future generazioni”, come quelle legate alle fonti rinnovabili”.

 

Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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Grande partecipazione al bando “10 tesi per la sostenibilità”. Sono ad oggi oltre 1300 tesi da tutta Italia. Fino al 31 gennaio è online il bando di concorso. È un’iniziativa promossa da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui) e la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm) volta a premiare 10 tesi provenienti da tutte le discipline, sia umanistiche che scientifiche, che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità.

La COP28 di Dubai è andata meglio di come molti temevano. L’intesa raggiunta è nel solco degli accordi di Parigi e per la prima volta pone esplicitamente il problema dei combustibili fossili. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Dopo Dubai tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’Italia può dare un forte contributo se fa l’Italia e incrocia la green economy con la qualità, l’innovazione, la bellezza.

La COP28 di Dubai è andata meglio di quanto si potesse pensare. Ora tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’intesa raggiunta tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi. Questi appuntamenti sono importanti per indicare la direzione, ma la partita vera si gioca nel campo dell'economia e della società. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Anche per questo sono inaccettabili i ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese.

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