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L’Europa sta cambiando marcia e l’Italia è in campo per un’economia più a misura d’uomo. Dell’Italia che verrà ne abbiamo discusso oggi con Paolo Gentiloni, Commissario Europeo agli Affari Economici e Francesco Starace, Amministratore Delegato Enel al Seminario Estivo di Symbola, all’appuntamento Europa Italia mondo – next generation: le sfide del futuro.  Subito dopo l’accordo europeo sul recovery fund e al termine della riunione della Commissione, abbiamo discusso di come risollevare il Paese dalla pandemia perché abbiamo la grande occasione di farlo grazie ad una economia più a misura d’uomo e più sostenibile, come affermiamo nel Manifesto di Assisi, che sia in grado di contrastare la crisi climatica e ridurre le disuguaglianze. Grazie ad una transizione ecologica e digitale che è l’obiettivo dell’Europa, col New Green Deal e col Recovery Fund. Il positivo risultato del vertice europeo toglie alibi a tutti e ribadisce la priorità del New Green Deal e su questo tema l’Europa può fare da traino a livello globale. I finanziamenti europei vanno innanzitutto a sanità - coesione, green economy, digitale. Secondo quanto ha dichiarato da Paolo Gentiloni, Commissario Europeo agli Affari Economici, 1/3 delle risorse (1800 mld) saranno destinate alle politiche green. La nostra economia e la nostra società saranno rafforzate da questa scelta. La direzione è quella indicata dal Manifesto di Assisi: un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica. L’Italia ha tutte le condizioni e molte esperienze per essere protagonista di questa sfida per un futuro più sostenibile e resiliente.

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nell’ambito del Festival della Soft Economy si discuterà di Green Communities. Le Green Communities, previste nella legge 221/2015 e ora finanziate dal PNRR con 135 milioni di euro, rappresentano un nuovo percorso nelle quali la montagna intende porsi al centro delle politiche per l’ambiente, l’uso sostenibile delle risorse naturali, il pagamento dei servizi ecosistemici, le nuove agricolture, le start-up e il turismo. Un nuovo strumento per la transizione ecologica che individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono utilizzare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, i boschi e il paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile.

Il Festival della Soft Economy, arrivato alla XI edizione che si svolgerà dal 16 al 18 novembre a Treia e anche in streaming sul sito e i canali social della Fondazione Symbola. Tra i promotori ci sono oltre a Fondazione Symbola e al Comune di Treia - che lo ospita per l’XI anno consecutivo - Unioncamere, la Camera di Commercio delle Marche, Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Uncem, IFEL, FAI CISL, Green Communities. BIM Tronto, FederBim, Federparchi, Legambiente, Coldiretti, Cosmari, Arnaldo Caprai, SAAD Scuola di Ateneo Architettura e Design “Eduardo Vittoria” Università di Camerino.

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