L'85% degli italiani è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili e di qualità nel settore metallurgia-acciaio.A dirlo è il rapporto "Sostenibilità è Qualità", promosso da Ipsos e Fondazione Symbola in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, presentato il 27 maggio all’interno del ciclo Futura Colloquia, tappa di avvicinamento a Futura Expo 2025. Un documento che, attraverso i suoi dati, illustra come la sostenibilità stia diventando un fattore cruciale per le decisioni di consumo e le strategie aziendali.
La sfida del greenwashing
Nonostante l'interesse crescente, aumenta anche la difficoltà a discernere se un'azienda è veramente sostenibile, passando dal 60% nel 2022 al 67% nel 2024. Tuttavia, cresce anche la percezione delle imprese responsabili, dal 34% nel 2022 al 37% nel 2024. La reputazione gioca un ruolo cruciale in questo contesto, rassicurando i consumatori sulla veridicità delle pratiche sostenibili delle aziende.
“Nel 2024 si riduce anche l’indifferenza e lo scetticismo, a testimonianza che le persone sarebbero oggi più pronte ad impegnarsi in un progetto condiviso, se conosciuto e compreso”. Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos
Qualità, paura ed etica: i driver della sostenibilità
Sono tre i principali motivi che spingono i cittadini verso la sostenibilità. La qualità emerge come il driver principale, con un contributo del 70,3%, seguita dalla paura per i cambiamenti climatici (22%) e dall'etica (7,7%). Questa enfasi sulla qualità rappresenta una svolta culturale significativa: i consumatori oggi vedono i prodotti sostenibili come sinonimo di eccellenza, superando l'idea che la sostenibilità significhi compromesso.
Quali sono i settori ritenuti più responsabili?
Tenendo conto di tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economico), le produzioni alimentari di origine vegetale sono considerate le più sostenibili; seguono a distanza il settore viti-vinicolo e l’energetico. Una top 3 confermata rispetto al 2022. Riguardo ai settori a cui il Rapporto 2024 dedica un focus particolare, “Turismo e viaggi” sono nella media nazionale, mentre “Acciaio e metallurgia” sono considerate le meno sostenibili.
- Metallurgia e acciaio. Il settore metallurgico, in particolare l'acciaio, è un settore cruciale per l'economia italiana. In base al Rapporto, risulta anche il settore cui viene associata la minor sostenibilità delle operazioni. Il documento sottolinea come il 44% degli intervistati associ la sostenibilità alla sicurezza dei lavoratori, il 42% agli investimenti in ricerca e sviluppo e il 42% alle certificazioni ambientali. Inoltre, il 34% dei cittadini riconosce gli sforzi del settore, ma ritiene che si possa fare di più. La qualità dell'acciaio è fondamentale per garantire la durabilità e l'affidabilità dei prodotti finali, come pentolame, elettrodomestici e componenti automobilistici. Il consumatore medio è propenso a riconoscere un premium price ai prodotti il cui acciaio è prodotto in modo etico e sostenibile, mediamente più che in altri settori. La circolarità delle produzioni è vista come un aspetto critico, con particolare attenzione alla gestione degli scarti di lavorazione e al riciclo dei prodotti a fine vita.
- Turismo e viaggi. Secondo quanto rilevato dal documento, oltre il 60% degli italiani si considera un consumatore etico e responsabile nei viaggi. La sostenibilità è sinonimo di qualità quando gli operatori del settore dimostrano attenzione alle comunità locali (36%), ai lavoratori (32%) e all'ambiente (32%). I viaggiatori sono disposti a pagare un premium price per servizi turistici che rispettino questi criteri. Gli snodi che richiedono maggiore attenzione per garantire la sostenibilità del settore sono i trasporti e la ristorazione. L'impegno verso pratiche sostenibili è fondamentale per mantenere la competitività e rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori.
"Con sempre maggiore convinzione, la sostenibilità e la qualità dei prodotti vengono percepite dai consumatori come aspetti strettamente connessi ed è pertanto fondamentale, al fine del mantenimento della competitività delle nostre Pmi sui mercati, incentivare ulteriormente la cultura della sostenibilità e l'adozione di pratiche sostenibili nello svolgimento dell'attività d'impresa". Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia
Impatti e opportunità per le imprese
Il Rapporto Symbola mette in evidenza come le imprese che investono nella sostenibilità sono più competitive. Le oltre 500mila imprese italiane che negli ultimi cinque anni hanno investito nel green, vanno meglio delle altre: producono di più, esportano di più e creano più posti di lavoro.
La sostenibilità rappresenta non solo una sfida, ma anche una grande opportunità economica. Questo cambiamento è guidato dalla crescente consapevolezza dei consumatori e dalla loro volontà di premiare le aziende che operano in modo responsabile.
La sostenibilità è una sfida che guarda al futuro, con un impatto positivo non solo sull'ambiente, dunque, ma anche sulla competitività delle imprese. Il documento di Symbola intende dimostrare chiaramente come la sostenibilità e la qualità stiano diventando inseparabili nella percezione dei consumatori, e che le imprese che sapranno cogliere questa opportunità saranno quelle che guideranno il mercato nei prossimi anni.