Il settore vitivinicolo europeo rappresenta uno dei punti di forza della Politica Agricola Comune (Pac), compresa la viticoltura, è una competenza esclusiva dell’Unione Europea. Parte essenziale di questa politica sono le Indicazioni geografiche protette (Igp) e le Denominazioni di Origine Protette (Dop) che creano un forte legame tra vino, territorio, cultura e tradizioni locali, favorendo la qualità, l’export e il turismo enogastronomico, ed il nuovo regolamento - approvato di recente dal Parlamento Europeo - va proprio a rafforzare la protezione per oltre 1.610 vini Dop e Igp, di cui poco meno di un terzo sono prodotti in Italia. A partire dal dicembre 2023, inoltre, tutti i vini venduti nei mercati dell’Unione Europea dovranno riportare in etichetta nuove informazioni anche sui valori nutrizionali, ed occorre perciò assicurare un approccio coerente, che salvaguardi il corretto funzionamento del mercato europeo e la competitività del settore. Tutti argomenti al centro degli “Stati Generali del vino”, un confronto tra rappresentanti di Governo, Istituzioni Ue, Regioni e stakeholders tra competitività, export, sostenibilità e turismo del settore, di scena, domani, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, con quattro panel di approfondimento, introdotti dall’intervento del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.
Il panel “Le Politiche ed il quadro Regolamentare dell’UE per il settore del Vino” metterà sotto la lente il quadro regolamentare per la sostenibilità, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale della produzione del vino (riduzione del peso, riuso, riciclo del vetro e nuova etichettatura con indicazione del corretto processo di smaltimento, e la standardizzazione degli imballaggi); il nuovo regolamento per le Igp, Dop e Docg; le nuove regole sull’etichettatura ed il caso irlandese; e la nuova programmazione comunitaria e relative risorse, comprese quelle stanziate dal Pnrr. A discuterne, tra gli altri, Herbert Dorfmann, parlamentare europeo ed in Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale e Relatore della Strategia dal produttore al Consumatore, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, Paolo de Castro, parlamentare europeo, Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, relatore della Riforma delle Indicazioni Geografiche, Albiera Antinori, presidente Gruppo Vini Federvini, Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini (Uiv), Ettore Prandini, presidente Coldiretti, e Luca Rigotti, coordinatore del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e presidente del Gruppo di Lavoro Cogeca Settore Vino. Il secondo panel è, invece, dedicato a “Export, accordi internazionali, promozione e internazionalizzazione”, con l’accento su accordi di associazione e apertura di nuove opportunità per l’export, vino come driver del Made in Italy e del prodotto Italia ed internazionalizzazione della filiera del vino, un sistema di incentivazione finanziaria e tecnica. Tra gli interventi, quelli di Antonio Rallo, presidente Consorzio Doc Sicilia, Luca Giavi, direttore Consorzio Prosecco Doc, Albino Armani, presidente Consorzio Pinot delle Venezie, Lorenzo Cesconi, presidente Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi). Al centro del terzo panel “Il vino e lo sviluppo sostenibile”, con il focus su le nuove normative in tema di agricoltura sostenibile nella coltivazione dei vigneti; il rapporto tra vigna e pannello solare; gli investimenti necessari per sostenere i percorsi verso la sostenibilità; la blockchain e la digitalizzazione, tra presente e futuro della filiera vitivinicola sostenibile; e la consumer education, tra consumo responsabile e identità territoriale. Argomenti approfonditi da Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas, Carlo Alberto Pratesi, cattedra di marketing, innovazione e sostenibilità all’Università Roma Tre, solo per citarne qualcuno. Infine, il quarto panel, “Il vino come driver del turismo esperienziale ed enogastronomico italiano esperienze e racconti”, che approfondirà temi come il turismo come driver di promozione e sviluppo del territorio e delle tradizioni eno-gastronomiche; le buone pratiche nella comunicazione del brand vino all’estero; ed il vino e la comunicazione digitale dei Wine influencer, negli interventi, tra gli altri, di Paolo Cuccia, presidente Gambero Rosso, e Riccardo Cotarella, presidente AssoEnologi.