Secondo le più recenti stime dell’Unione Europea, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo di energia. In questo senso, il fotovoltaico rappresenta un’eccellente risposta in termini di produzione di energia green e abbattimento dei costi. Il suo unico problema, però, è dovuto all’impatto estetico che i pannelli hanno sulle architetture, sui paesaggi e sull’ambiente. Suncol, azienda di Erba (CO) fondata nel 2021, sta rivoluzionando il mondo dell’edilizia sostenibile grazie a una soluzione inedita, un pannello fotovoltaico che “nasconde” le celle e diventa al tempo stesso materiale da costruzione. L’azienda produce infatti pannelli che non vengono semplicemente applicati sui tetti o sulle pareti degli edifici, ma si integrano all’edificio fungendo da tegole e mattoni. Il primo prodotto di Suncol, ad esempio, è stato un pannello fotovoltaico in terracotta – il materiale più utilizzato per i tetti dei piccoli borghi e dei centri storici italiani – capace di mimetizzarsi nel contesto architettonico tanto da rendersi indistinguibile dagli altri tetti in terracotta, ma capace di generare energia e offrire un notevole risparmio in bolletta. Oggi Suncol produce pannelli adattabili ad ogni tipo di intervento edilizio, di varie dimensioni (dai 20x30cm fino ai 2x3m) in diciotto colorazioni e altrettante textures, capaci di integrarsi perfettamente con l’ambiente e le architetture circostanti. Per questa innovazione, capace di coniugare sostenibilità e architettura, l’azienda ha vinto il Premio Cambiamenti 2022 conferito da CNA.
Rivoluzione nel mondo dell'edilizia sostenibile: il pannello fotovoltaico che “nasconde” le celle e diventa al tempo stesso materiale da costruzione