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La crisi climatica come occasione di sviluppo Realacci: «Cambiamo il modo di vedere» Transizione verde, da obbligo a opportunità «AFFRONTARE insieme con coraggio la crisi climatica non è solo necessario, ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d'uomo e per questo più capaci di futuro. La coesione, per un'Italia che fa l'Italia, è un formidabile fattore produttivo». Ermete Realacci (in foto), presidente Symbola, Fondazione per le qualità italiane, fa il punto su quanto è stato fatto e quanto resta da fare in materia nel nostro Paese. «Come ha detto il Presidente Mattarella - spiega - bisogna cambiare il modo di guardare queste politiche. Non sono obblighi che derivano da un'autorità esterna, ma un modo per rendere più coesa la società e più competitiva l'economia. Quando poi si parla di città, di politiche urbane, occorre considerare che l'impegno verso un contesto più rispettoso dell'ambiente e delle persone è anche un pezzo di marketing territoriale». A evidenziare l'importanza di scelte lungimiranti e strategiche, anche il Rapporto Greenitaly realizzato dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. «Nel Rapporto Greenitaly - spiega ancora Realacci - si coglie un'accelerazione verso un'economia più a misura d'uomo che punta sulla sostenibilità, sull'innovazione, sulle comunità e sui territori. Siamo una superpotenza europea dell'economia circolare e questo ci rende più competitivi e capaci di futuro. Possiamo dare forza a questa nostra economia e a questa idea di Italia grazie alle scelte coraggiose compiute dall'Unione Europea con il Next Generation Ue e il Pnrr. La burocrazia inutile ostacola il cambiamento necessario, ma possiamo farcela se mobilitiamo le migliori energie del Paese. La transizione green non è più soltanto una scelta etica o ambientale: è il nuovo spazio dove si misurano competitività, produttività e capacità industriale dei Paesi. Nel rapporto si nota molto bene come le imprese che hanno fatto investimenti in questo senso siano quelle che innovano di più, esportano di più e creano più posti di lavoro. Insomma la sensibilità ambientale, oggi talvolta oggetto di conflitto politico, resta un fattore solidissimo a livello economico e sociale».

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Transizione verde, da obbligo a opportunità | La Nazione

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