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«Azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050 è la missione intorno a cui l`Europa può mobilitare le sue energie migliori e ritrovare la sua anima».

La COP25 di Madrid, la più lunga fra tutte le edizioni dei summit Onu sul clima, è purtroppo finita con un nulla di fatto. I 196 paesi presenti nella capitale spagnola, più l'Unione Europea, nonostante la lunghissima trattativa condotta dalla presidenza cilena non hanno risolto in particolare lo scontro sull'articolo 6 dell'accordo di Parigi sullo scambio delle quote di carbonio. Per questo si è deciso di rinviare la discussione all'incontro di Bonn del giugno 2020, per poi renderla effettiva alla COP26 di Milano e Glasgow del prossimo autunno, Un insuccesso che rende ancora più importante il ruolo dell'Europa e quanto accade nella società e nell'economia. L'Italia se guardiamo anche alle energie chiamata a raccolta dal "Manifesto di Assisi per un'economia sostenibile e a misura d'uomo contro la crisi climatica" può giocare un ruolo importante in questa sfida. Possiamo affrontare la crisi climatica in atto grazie ad un'economia più attenta all'ambiente, alla sostenibilità, ai lavoratori che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Un modello produttivo e sociale che vede il nostro Paese già presente.

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Una chance per la green economy italiana. «Questa è la nostra conquista della Luna» - Ermete Realacci | QN Economia e Lavoro

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