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di Luca Corsolini

Bisogna avere un’idea alta, e pure altra, dello sport per proporre come presidente dell’azienda di promozione del turismo di una regione uno sportivo. E Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, a questa idea ha dato pure un nome e un cognome: Davide Cassani.

La domanda da farsi adesso è semplice: da chi partiamo dei due per arrivare al traguardo rappresentato dalla proposta che sarà formalizzata l’8 maggio?
Stefano Bonaccini appena eletto governatore tenne per sé la delega allo sport. Qualcuno poteva interpretare la scelta come il vezzo di uno che, se riesce, non manca mai a una partita del volley a Modena; in realtà era una intenzione tanto precisa da anticipare quello che successe poi a livello nazionale con l’istituzione del ministero dello sport. Nei giorni scorsi, la Regione Emilia Romagna ha varato il primo Piano regionale in materia di sport. Leggerlo significa impegnarsi in uno slalom tra definizioni un po’ antiche e accelerazioni suggerite proprio da una idea alta e altra dello sport. Si parla ad esempio di forte impegno per ridurre la popolazione inattiva, che pure in Emilia Romagna, è inferiore alla media nazionale, 32 contro 39 per cento; si fanno i conti di una crescita che evidentemente non può non essere collegata a un impegno diretto delle istituzioni, perché l’incremento dell’attività sportiva è stato di 3 punti percentuali dal 2001 al 2015, ma è cresciuto di ben il 5,4% dal 2015 al 2016, con una crescita del tempo dedicato allo sport. “Oggi dobbiamo dare una risposta a quanti vanno in vacanza e cercano anche un’occasione di sport. Dunque il nostro impegno va non solo alla pratica nelle palestre e negli impianti ma anche all’open air. L’attività fisica e motoria ha una propria dimensione sociale”.

Certo, ci sono colleghi che a Bonaccini invidiano le tante ricchezze del territorio; dalla Wellness Valley codificata in Romagna dalla Technogym di Nerio Alessandri alla Motor Valley che adesso diventa ombelico del mondo elettrico visto che le auto per la Formula E sono realizzate tutte dalla Dallara e le moto dell’omologa categoria saranno tutte realizzate dalla Energica. Ma Bonaccini ci aggiunge sempre del suo: “prometto il mio impegno per trovare risorse aggiuntive – e già parliamo di un aumento del 60% dei fondi per promozione, grandi eventi e Osservatorio per quasi 7 milioni, e 20 milioni per l’impiantistica, ndr – anche per dare ossigeno a tantissime associazioni e società, anche piccole, che operano sul territorio e sono il motore di quello stile di vita che noi vogliamo premiare “.

Ecco la chiave: stile di vita. Siamo in una regione che sapendo passare dalla teoria alla pratica, come succederà ad esempio tra pochi giorni a Cesenatico per la Nove Colli, una gran fondo di ciclismo che porta in riviera migliaia di partecipanti e milioni di indotto, e come succederà a inizio giugno in fiera a Rimini Wellness, con l’ennesima adunata del popolo delle palestre, e di quanti vogliono stare in forma, anche nei modi più originali e diversi, col bis pochi giorni dopo con The coach Experience, la prima fiera degli allenatori, capisce benissimo la scelta di Bonaccini. Sport e turismo possono dire insieme: l’è un de nueter, è uno di noi.

Anche perché Davide Cassani è uno che non risparmia. Buon ciclista, al fianco di tanti compagni; commentatore Rai per anni; adesso commissario tecnico della Federciclismo, con la sola macchia di non aver ancora centrato un risultato prestigioso ma con la medaglia già appuntata di una evidente riorganizzazione del settore; titolare di una Gran Fondo a Roma; scrittore di un libro manifesto come ‘Siamo quelli che pedalano’; commentatore radiofonico con Linus, e il terzo del gruppo non casualmente è un altro emiliano romagnolo come Stefano Baldini (Linus ha la cittadinanza onoraria per i legami con Riccione); ogni tanto si eclissa per portare a spasso, cioè in bicicletta, un ricco gruppo di discepoli, tutti scelti tra amministratori delegato e dirigenti top di aziende italiane e straniere. Un uomo di mondo, avrebbe detto Totò, che deve aver fatto sicuramente anche qualche tappa a Cuneo. Il migliore numero 1 dei numeri 2 potrebbe commentare Dan Peterson, come disse del suo assistente Franco Casalini, per fotografare l’attitudine al gioco di squadra e allo spirito di servizio di Davide che è un gran curioso e un collezionista di contatti.

Pensare a lui come presidente di Apt significa, di nuovo, avere un’idea precisa sulle capacità della persona e sulle potenzialità del mondo che rappresenta. L’Emilia Romagna è, per elencare qualcun altro dei gioielli, alla vigilia degli Europei di Calcio Under 21 che nel prossimo anno ospiterà a Bologna, Reggio Emilia, Cesena (e San Marino), ha appena rimandato a casa le migliaia di partecipanti arrivati a Rimini per il Paganello, il campionato del mondo di frisbee, ha consorzi di bike hotel che in Riviera sono stati capaci di allungare la stagione e ha pure un circuito termale che è il completamento ideale di quella prativa sportiva che è evocata pure a Fico, il parco agroalimentare di Bologna. Davide Cassani conosce questo mondo ed è riconosciuto ad ogni latitudine come rappresentante di questo mondo per come ha applicato la lezione di Mourihno. L’allenatore del Manchester United dice: chi sa solo di calcio non sa niente di calcio. Cassani non si è mai limitato al ciclismo, va al Dall’Ara per commentare il calcio, segue il basket, adesso ha il cruccio di migliorare il suo tempo nella maratona. Sa bene che oggi il turismo sportivo è una molla decisiva in quel grande business che è il turismo, tanto più importante in una regione come l’Emilia Romagna che adesso si trova a gestire anche i benefici effetti del gioco di squadra Ryanair-Airbn’b che sta portando sempre più gente a Bologna e dintorni.

“Siamo davvero convinti che Davide Cassani possa essere davvero un ottimo ambasciatore della nostra terra – ha detto ancora Bonaccini in coro con l’assessore al turismo Andrea Corsini – La tenacia, la correttezza e il talento che ha dimostrato in sedici anni di competizioni, nei Grandi Giri e nelle classiche così come nei circuiti meno noti, la competenza e la disponibilità emerse nella carriera successiva, sono i valori e le caratteristiche dell’Emilia Romagna e della sua gente, una regione sempre più attrattiva e che piace, visto il record di 57 milioni di presenze con cui si è chiuso il 2017. Una crescita straordinaria che si deve al gioco di squadra con i territori, e gli operatori pubblici e privati”.

Non pensiate di trovare tante volte il nome di Cassani nell’albo d’oro delle gare, e pure ne ha vinte parecchie: la sua firma è nei successi dei suoi capitani, delle sue squadre. Bisogna essere straordinariamente bravi per tirare le volate, ed è questo il talento che Davide userà per meritarsi la convocazione più originale.

Luca Corsolini - Symbola

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