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Redazione

Come una formica regina fonda una nuova colonia e le formiche operaie la seguono, sviluppando un formicaio dove ognuna ha un ruolo e tutte contribuiscono al benessere della “società”, così la cooperativa Zootecnica Viterbese ha svolto fin dalla sua nascita il ruolo di punto di riferimento, prima per gli allevatori locali e poi per altre produzioni agroalimentari del territorio, diventando un vero e proprio aggregatore in cui tutti, da Zootecnica alle aziende che si sono unite nel tempo, hanno ottenuto benefici.

A mano a mano che la cooperativa è cresciuta nel numero di imprese e settori in cui opera, di pari passo è aumentato il fatturato di Zootecnica, che oggi arriva a 27 milioni di euro, il doppio rispetto a un decennio fa. Nata per l’esigenza di alcuni allevatori di avere una macelleria dove vendere la carne, oggi i punti vendita sono diventati otto. Le attività della cooperativa si sono estese al latte bovino e ovino, fino a uno stabilimento per la lavorazione dei mangimi e la produzione di farine per uso zootecnico. Con contratti importanti e nuove opportunità anche fuori dalla provincia di Viterbo, come l’accordo per rifornire il latte bovino alla Centrale del Latte di Roma e il latte ovino ai caseifici della rete di impresa IOlatte: in cinque anni il latte ovino lavorato a Pecorino Romano DOP è passato da 400mila litri a 4 milioni. A crescere non è stata solo Zootecnica, ma tutte le aziende del network. Non è un caso se il loro numero è costantemente aumentato nel tempo fino a toccare quota 169: segno di come tutte si sentano supportate dalla “cooperativa regina” a capo della filiera, per restare nella similitudine.

La collaborazione lungo tutta la filiera tra aziende che spesso sarebbero state competitor è stata sicuramente una delle chiavi del successo. Tra i soci si è creato un circuito virtuoso locale, mosso dalla logica di valorizzare le produzioni degli associati: gli allevatori trovano in Zootecnica un canale di vendita e nuovi sbocchi di mercato per la carne, ma anche un fornitore di mangime e foraggio per i loro stessi capi. A sua volta Zootecnica acquista il mais, il grano e altri cereali per gli allevatori dagli altri soci agricoltori, mentre i caseifici comprano il latte direttamente dagli associati.

https://www.zootecnicaviterbese.it/gallery.html

Tutti, infine, condividono il vantaggio competitivo di avere una maggiore forza contrattuale rispetto a muoversi singolarmente sul mercato e possono ottenere prezzi più bassi nell’approvvigionamento di materie prime grazie ai notevoli volumi di acquisto, che a loro volta abbassano il prezzo di vendita dei prodotti al cliente finale, permettendo di battere la concorrenza. Insomma, l’unione fa la forza: si è visto durante il Covid-19, quando l’organizzazione in cooperativa ha permesso di gestire la filiera in maniera più coesiva di fronte alla drammatica crisi economica, in cui tutti gli associati si sono aiutati a vicenda invece di farsi concorrenza.

A questo si aggiungono i servizi: tra le iniziative più proficue di Zootecnica c’è quella di relazionare le piccole realtà con il mondo del credito, grazie alla maggiore massa critica e solidità finanziaria della rete associata, attraverso il contratto di confirming con Intesa Sanpaolo. Zootecnica ha svolto, inoltre, un ruolo guida nei confronti degli associati, per aiutarli nella transizione verso un modello fondato sulla sostenibilità, con ricadute positive in termini di fidelizzazione del cliente, aumentando quindi ulteriormente la competitività. Lo stesso obiettivo è stato raggiunto con la condivisione degli standard di qualità: Zootecnica ha aderito ai disciplinari di produzione e ha svolto un’opera di formazione sugli associati, sollecitandoli ad aderire a loro volta.

Contribuendo a migliorare gli standard di qualità e di sostenibilità delle imprese associate, Zootecnica dal canto suo ha migliorato la qualità dei prodotti e la sostenibilità dell’intera cooperativa, attivando un circolo virtuoso che si autoalimenta e riverbera i suoi effetti sulla stessa filiera, visto che anche ai fornitori esterni viene richiesta la stessa attenzione prima di avviare una collaborazione lavorativa.

Infine, l’aspetto umano: il patrimonio relazionale basato su conoscenza e fiducia tra Zootecnica e i soci ha creato una dinamica in cui tutti hanno potuto imparare qualcosa, condividere conoscenze, confrontarsi con esperienze diverse per risolvere i problemi e questo è diventato un valore aggiunto in termini di competizione, perché ha permesso a Zootecnica di avere una mole di informazioni superiore rispetto ai competitor e prevedere prima degli altri le evoluzioni e i bisogni del mercato.

www.zootecnicaviterbese.it

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