Una volta erano destinati al macero. Adesso vanno in passerella. Così i rifiuti si rifanno il look. Perfino i vecchi manifesti pubblicitari si trasformano in oggetti di lusso. Per esempio in borse realizzate in pezzi unici con manici ricavati dalle cinture di sicurezza delle auto recuperate dagli sfasciacarrozze: proprio come fa Garage Lab, azienda di Milano. A loro volta le lattine di alluminio, pronte per la discarica, si trasformano in gioielli: li crea, con il marchio Carmina Campus, Ilaria Venturini Fendi, la figlia più giovane della stilista Anna Fendi. Anche i cartoni della pizza servono per realizzare ricercate lampade di design, mentre con la plastica dei bicchierini per il caffè si arreda la casa. Infine le vecchie reti da pesca, dalle quali la multinazionale trentina Aquafil, ricava filati di nylon per i grandi brand della moda.
I numeri, da record, confermano il trend virtuoso. L'industria nazionale, in totale, recupera ogni anno mediamente 48,5 milioni di tonnellate di rifiuti. L'Italia fa meglio della Francia e della Gran Bretagna che ne riciclano 29,9, e anche della Spagna, che si ferma a 27 milioni.