Secondo una ricerca dell'Università Roma Tre, riportata da Centromarca, il 72% delle aziende del largo consumo ha realizzato, in ambito ambientale, azioni per l'approvvigionamento responsabile delle materie prime; il 69% per
il contenimento dei consumi energetici e/o il ricorso a fonti rinnovabili; il 56% per l'utilizzo responsabile della risorsa idrica; il 55% per il contenimento di sprechi/ rifiuti; il 50% per la riduzione/riciclo degli imballaggi.
Nei casi più virtuosi ad essere coinvolti sono tutti gli aspetti del business, dalla produzione, ai prodotti, al
packaging alla logistica fino ai fornitori. Investire nella sostenibilità e comunicarlo in maniera efficace e attendibile ripaga in termini di fatturato. Sono oltre 432mila le imprese italiane dell'industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito negli ultimi 5 anni (2015-2019) in prodotti e tecnologie green. Valore in crescita rispetto al quinquennio precedente, quando erano state 345mi1a (il 24% del totale). Vediamo alcuni esempi di aziende con un approccio green a 360 gradi di quella esistente per sprayzzare il latticello e il siero. Si sta terminando la linea di ultrafiltrazione che renderà autonoma l'azienda nella produzione delle proteine da usare nei formaggi fusi e del lattosio necessario alla standardizzazione del latte in polvere. Questi nuovi prodotti son richiesti per le bevande sportive e la nutraceutica, in particolare dall'Asia. A questo proposito nel 2020 è stata aperta Inalpi Cína con un obiettivo di fatturato di 3 milioni di euro soprattutto attraverso contratti b2b con l'industria locale. Per avere un buon ritorno dell'investimento -precisa Invernizzi- bisogna trovare un equilibrio tra energia elettrica, vapore ed energia termica consumati, in modo che non ci siano dispersioni. A tal fine abbiamo modificato i nostri impianti per usare più acqua calda al posto del vapore. Acqua che poi recuperiamo purificandola per osmosi. Prevediamo
di ammortizzare l'investimento in 10 anni".