ROMA (ITALPRESS) - La cultura per l’Italia è anche un formidabile attivatore di economia. Una filiera, in cui operano soggetti privati, pubblici e del terzo settore che, nel 2023 ha fatto registrare un valore aggiunto di 104,3 miliardi di euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente. Gli addetti sono oltre 1,5 milioni, +3,2% rispetto al 2022. È quanto emerge dal rapporto “Io sono cultura”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne e Deloitte. Nella filiera culturale e ricreativa operano quasi 284 mila imprese (in crescita del +3,1% rispetto al 2022) e più di 33 mila organizzazioni non-profit, che impiegano più di 22 mila e settecento tra dipendenti, interinali ed esterni. Ma il “peso” della cultura e della creatività nel nostro Paese è molto maggiore rispetto al valore aggiunto che deriva dalle sole attività che ne fanno parte. Cultura e creatività, in maniera diretta o indiretta, generano complessivamente un valore aggiunto per circa 296,9 miliardi di euro.