Giovanni Rafti, segretario di Confartigianato Palermo e Carmelo Leto di Coldiretti, hanno consegnato questa mattina all’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, la statuina per il presepe 2024 nell’ambito dell’iniziativa con Coldiretti e Symbola, per valorizzare la tradizione del presepe nelle diocesi di tutta Italia. Obiettivo è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia. Quest’anno, con l’immagine di un’imprenditrice artigiana del settore caseario, si è voluto portare nel presepe il simbolo della qualità manifatturiera made in Italy, del bello, buono e ben fatto in Italia.
La statuina, realizzata in cartapesta dal maestro presepista Claudio Riso, rappresenta la cura nella selezione delle materie prime, il rigoroso controllo dei processi di lavorazione, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti. Tutti aspetti che, guidati dall’intelligenza artigiana, determinano l’affidabilità, la sostenibilità e l’eccellenza delle nostre specialità alimentari, realizzate nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.