Il sistema ad idrogeno riduce le emissioni inquinanti a zero, rilasciando solo acqua e calore durante il funzionamento.

Logistics and transportation of Container Cargo ship and Cargo plane with working crane bridge in shipyard at sunrise, logistic import export and transport industry background

Il primo mezzo ad idrogeno per le operazioni di logistica portuale batte bandiera italiana e può dare il via alla riduzione delle emissioni delle attività all’interno dei porti. Si tratta di uno yard truck per il carico e scarico merci - sviluppato e progettato dal consorzio Atena con il supporto di Enea, Cantieri del Mediterraneo e dalle Università di Napoli Parthenope e di Salerno - che Grimaldi Group metterà alla prova per la prima volta in Spagna nello scalo di Valencia.

 

La novità di questo nuovo mezzo per la movimentazione delle merci portuali è appunto il suo sistema alimentato ad idrogeno che oltre a permettere una buona autonomia operativa (circa 6 ore), costi di manutenzione bassi e rifornimento in tempi brevi – con una capacità complessiva di 12 chilogrammi di idrogeno – riduce le emissioni inquinanti a zero, rilasciando solo acqua e calore durante il funzionamento.

Il “trattore portuale” Made in Italy è equipaggiato con un motore elettrico che riceve energia simultaneamente sia dalla cella a combustibile sia dalla batteria, che a sua volta si ricarica attraverso frenate e decelerazioni.

Secondo l’Enea rendere operativa una flotta portuale ad idrogeno potrebbe evitare all’atmosfera circa 501 tonnellate di CO2 e 5 tonnellate di ossido di azoto all’anno.

 

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