Brescia crede nell'economia verde Eco investimenti per il 39,5% delle imprese, incidenza green per il 41,5% dei contratti che sono stipulati di Thomas Bendinelli Il 39,5% delle imprese bresciane sono eco-investitrici mentre il 41,6% dei contratti attivati hanno anche un'incidenza green. Sono alcuni dei numeri snocciolati ieri a Milano, durante il convegno promosso dalla Fondazione Symbola in occasione della presentazione del Focus sulla green economy in Lombardia. Secondo l'indagine, il quadro generale vede la Lombardia come prima regione italiana per numero di imprese che effettuano eco-investimenti (102.730) e per contratti stipulati a green jobs (440.944). La Lombardia domina inoltre con 6.035 imprese attive o potenzialmente attive nel settore delle energie rinnovabili (16% del totale nazionale), seguita dal Lazio con 4.084 imprese (11%). In particolare, nell'ambito della fabbricazione di prodotti e macchinari legati alle energie rinnovabili, Milano si posiziona in cima alla classifica con 163 imprese (4,5% del totale nazionale), seguita a brevissima distanza da Brescia (144, il 4%), e quindi da Roma, Napoli e Vicenza. Per quanto riguarda le imprese coesive - aziende che fanno rete con altre imprese e con i soggetti attivi sul territorio di riferimento per affrontare le sfide del presente - queste risultano in crescita a livello nazione (dal 32% del 2018 al 43% del 2023) e ancor più in Lombardia. A Brescia il 48% delle imprese rientra in questa definizione, preceduta a livello provinciale solo da Bergamo e Sondrio. Sono imprese che puntano di più sulla qualità, sui territori e sul brand, investendo di più in sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili. Una sezione del focus si è anche soffermata sul sistema produttivo culturale e creativo lombardo. Settore, è stato stimato, che vale oltre 29 miliardi di euro di valore aggiunto a livello regionale e impiega 231mila persone circa. Brescia è seconda tra le province lombarde per valore aggiunto (4,4%) e occupazione (4,9%) culturale e creativa. Si tratta di un ambito che ha forti legami e intrecci con l'editoria e la stampa, i videogiochi e il gaming, l'architettura e design, la comunicazione, l'audiovisivo e la musica, le arti visive e ovviamente il patrimonio storico e artistico. Dal rapporto emerge in modo chiaro anche la correlazione tra partecipazione culturale e qualità della vita: «In Italia - si sottolinea nel focus - stanno prendendo forma le prime politiche regionali culturali, espresse con il neologismo tutto italiano di welfare culturale». Non solo, sono questi settori l'età media dei fruitori è più bassa, c'è un maggiore protagonismo dei giovani in ambito produttivo e la richiesta di under 30 sul piano occupazionale è oltre un terzo del totale delle domande. Il personale è anche mediamente molto qualificato: il 37% delle entrate previste in questo ambito occupazionale riguarda infatti laureati. Milano, Roma, Torino e Napoli sono ovviamente i poli attrattivi di questo settore, ma spazi e opportunità sono sviluppati da tempo anche nelle città di piccole e medie dimensioni. Brescia, appunto, è settima per valore aggiunto (oltre due miliardi) e ottava per occupazione (29 mila). Energia rinnovabile Sono 144 le imprese bresciane, il 4% sul totale nazionale, che creano macchinari per il settore.