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A metà strada tra il blu della costa tirrenica e il verde del Parco Nazionale della Sila, a 500 metri sul livello del mare, si estendono i vigneti di CerzaSerra Wine: quattro ettari di terra sagomati dai filari delle viti e da ulivi secolari, in cui Francesco e Michele portano avanti una tradizione familiare fatta di legame col territorio e valorizzazione delle uve autoctone calabresi. Tutto ebbe inizio nel secondo dopoguerra, quando Peppino Filice, ritornato in patria dagli USA, decise di acquistare insieme ai figli i terreni su cui iniziò a piantare uva da vino. Su quella stessa terra, a decenni di distanza, la cantina porta avanti una produzione di eccellenza che parte dal recupero della storia della viticultura cosentina per aprirsi a un mercato moderno e internazionale, sempre più attento alla vinificazione made in Italy. Tra le uve autoctone che CerzaSerra Wine ha deciso di valorizzare spicca il Magliocco: una varietà di rosso dai profumi intensi e fruttati, diffusa già nel medioevo sul versante tirrenico della Calabria. Una vite antica (il nome ha origini greche), dai grappoli chiusi e scuri, che rischiava di scomparire. In tempi recenti, però, è stata recuperata e valorizzata da cantine consapevoli del suo valore storico, enologico ed organolettico. Così, con il suo Magliocco, l’azienda imbottiglia due diverse varietà, che hanno ottenuto l’attenzione e l’apprezzamento degli appassionati di tutto il mondo: il San Pietro, Magliocco 100%, e il Vasciu, un vino rosato ottenuto miscelando Magliocco 70% e Greco nero 30%.

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