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Redazione

La necessità di accumulare energia è sempre più al centro di numerosi settori merceologici. Dal mondo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche – sia in campo professionale che domestico – sino al mondo della nuova mobilità, dalle due alle quattro e più ruote, i prodotti si definiscono e posizionano sul mercato anche in riferimento alla propria capacità di accumulo. A proposito di mobilità, la transizione verso la sostenibilità trova conferma proprio nell’intersezione tra economia circolare e accumulo di energia: nelle modalità di produzione degli accumulatori e nella chimica di riferimento, ma anche e soprattutto nelle possibilità di riciclo e riuso, che permettono di allungare il ciclo di vita delle batterie e rispondono al crescente bisogno di materie prime critiche.

Cobat, piattaforma italiana della circular economy che da oltre 30 anni si occupa di raccogliere e avviare al riciclo prodotti giunti a fine vita, nel 2018 ha avviato investimenti e ricerche nel campo del trattamento e riciclo delle nuove batterie. Grazie al lavoro di un team interdisciplinare, oggi Cobat può garantire un processo brevettato e sostenibile, utile al recupero di accumulatori e batterie agli ioni di litio e dei catalizzatori quali il cobalto e il carbonato di litio cui sono composti, oltre a materiali ferrosi. Tale processo è il cuore pulsante di Cobat Ecofactory, un impianto italiano con sede in provincia di Chieti in grado non solo di effettuare selezione e cernita per il riuso, ma anche di trattare e riciclare le celle al litio.

 

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