Da creatività e cultura 2,7 miliardi grazie a videogame e audiovisivi La cultura tira, l'Emilia-Romagna risponde. In particolare, Bologna è al quinto posto in Italia per incidenza della cultura e della creatività nella produzione di ricchezza con 2.715 milioni di euro e sesta con 37.504 occupati. Al primo posto della classifica c'è Milano con 18.489 milioni prodotti. Bologna, dunque, è nella top ten delle province, come rivendica il sindaco Matteo Lepore nel videomessaggio spedito da Buenos Aires. «Cultura e creatività sono al centro della nostra identità e sono una leva fondamentale della nostra economia. A Bologna il contributo del sistema culturale e creativo è significativo e testimonia le competenze e il potenziale della nostra città». La fotografia arriva dall'ultimo rapporto "Io Sono Cultura 2024. L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi", realizzato da Fondazione Symbola, presentato ieri a Palazzo d'Accursio dal direttore Domenico Sturabotti. I dati si riferiscono al 2023, quando si era appena usciti dalla pandemia. In questo quadro il sistema culturale e creativo dell'Emilia-Romagna produce 8,7 miliardi di euro di valore aggiunto, il 5% della ricchezza prodotta dall'economia regionale. Circa i posti di lavoro, i 130 mila addetti del settore incidono per quasi il 6% dell'occupazione. Fra i settori più trainanti, oltre alla comunicazione, ci sono il design, l'audiovisivo e i videogames. Per questo, ricordano Giorgia Boldrini (direttrice del settore Cultura del Comune) e Rosa Grimaldi (delegata alle Industrie culturali e creative), «da anni abbiamo deciso di investire sui videogiochi con l'acceleratore Bologna Game Farm». Dentro questo progetto è nato il videogioco "No Signal - Marconi the game" dedicato al premio Nobel, prodotto da Palazzo d'Accursio. La chiusura è affidata a Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione. «L'Europa deve diventare il più grande perimetro al mondo in grado di attrarre teste, vedo la pericolosità delle culture verticali che si traducono in sovranismi».
