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di Redazione

Fondata oltre 40 anni fa, Fileni è riconosciuta come uno dei principali brand nazionali nel settore delle carni avicole e primo produttore in Italia di carni da agricoltura biologica. Il successo dell’azienda è stato costruito anche sull’offerta biologica, attenta alla sostenibilità e alla salute degli animali. Ma per garantire questi standard elevati serve una filiera altrettanto affidabile, sia dal punto di vista ambientale, sia economico. Per fare fronte a questa duplice esigenza, Fileni ha trovato in Intesa Sanpaolo il partner ideale per strutturare un progetto capace di rendere ancora più solida e bene organizzata la propria filiera, consapevole delle ricadute positive anche a livello competitivo.

Fileni considera allevatori e agricoltori come veri e propri partner e, ricoprendo in pieno il proprio ruolo di capo-filiera, si fa carico del loro benessere, tra cui individuare un partner finanziario che sia in grado di sostenerli. Si tratta, in genere, di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che però giocano un ruolo fondamentale per garantire tracciabilità e qualità del prodotto finale. Adesso, grazie al supporto di Intesa Sanpaolo – e nello specifico al “Programma Sviluppo Filiere” offerto dall’istituto di credito – queste aziende hanno accesso a condizioni di credito migliori, alla possibilità di anticipare i pagamenti con tassi vantaggiosi e a strumenti di confirming, che consentono ai fornitori di accedere al credito in modo semplificato tramite una piattaforma digitale, flessibile e veloce.

A rendere questo programma davvero efficace è il ruolo attivo di Fileni: l’azienda, infatti, segnala a Intesa Sanpaolo le aziende della filiera che ritiene più meritevoli da coinvolgere (in tutto sono stati inseriti nel programma circa il 20% dei fornitori) e fornisce alla banca i dati sulla regolarità dei rapporti, la qualità delle forniture e la strategicità del fornitore. Si tratta di informazioni indispensabili per Intesa Sanpaolo poiché consentono di valutare con maggiore precisione il profilo di rischio delle imprese. Pur non costituendo una garanzia formale, l’affidabilità delle relazioni con Fileni e la previsione di introiti legati ai pagamenti del capo filiera permettono, infatti, alla banca di concedere credito con maggiore elasticità.

Si viene così a configurare uno schema di “coesione a tre” – impresa, fornitori, banca – in cui tutti guadagnano maggiore competitività. Le aziende della filiera possono avere aperture di credito che difficilmente avrebbero potuto ottenere senza la segnalazione di Fileni al “Programma Sviluppo Filiere” e questo consente loro di fare investimenti che migliorano la stabilità economica, la produzione e la sostenibilità. A guardare bene, tutto ciò ha ricadute ancora più ampie, ad esempio sulla solidità del mercato o sul benessere del territorio, perché diventa un volano di sviluppo economico: in poche parole la coesione ha effetti a cascata indiretti anche per chi non è apparentemente coinvolto.

Intesa Sanpaolo, dal canto suo, non solo ha ampliato la propria base clienti e la propria leadership in un comparto strategico per l’Italia come l’agroalimentare, raggiungendo clienti con cui altrimenti sarebbe difficilmente entrata in contatto, ma ha diversificato la propria offerta di servizi e aumentato la propria conoscenza in un’area di business con caratteristiche specifiche come quello zootecnico. Oltre ad aver cementato il rapporto con un cliente di primissimo piano come Fileni, che può evolvere in futuro in nuove collaborazioni.

Fileni ha consolidato il rapporto di fiducia anche con le aziende della filiera, offrendo una sorta di “servizio” aggiuntivo che la differenzia dai competitor. Inoltre, grazie all’accordo tra Diagram Group e Intesa Sanpaolo, Fileni è riuscita a digitalizzare la filiera agricola, migliorando la tracciabilità e sostenibilità delle operazioni. Tutto ciò ha rafforzato la filiera zootecnica, ne ha potenziato la capacità produttiva e di conseguenza anche la presenza di Fileni sul mercato. Fileni attraverso il sostegno di pratiche sostenibili ha consentito quindi il miglioramento delle performance di sostenibilità dei fornitori: e se la filiera accresce gli standard di sostenibilità, di conseguenza aumentano anche quelli del capofiliera Fileni.

www.fileni.it

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