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di Redazione

Durante il periodo pandemico, il Gruppo Arena – azienda della grande distribuzione a cui fanno capo, tra gli altri, i supermercati Decò – ha donato oltre 200.000 euro di derrate alimentari in un momento drammatico per migliaia di famiglie siciliane in crisi. Lo ha fatto soprattutto attraverso il Banco alimentare della Sicilia, nel rispetto della legge Gadda, che consente di donare i prodotti alimentari in scadenza, ovviamente in totale sicurezza. Ma un gesto di solidarietà non basta a creare una relazione: il Gruppo Arena ha voluto fare di più e ha trovato nel Banco Alimentare l’interlocutore ideale per creare una rete coordinata e stabile di aiuto e inclusione.

Collaborare con il Banco Alimentare per il Gruppo Arena significa attingere a quella dote unica del terzo settore, che nessun altro soggetto è in grado di apportare: un’intelligenza sociale capace di trasformare la solidarietà in un’azione organizzata, efficace e continua, che porta vantaggi anche all’azienda. Il Banco, infatti, ha un’esperienza impareggiabile nella lotta agli sprechi alimentari ed è già in dialogo con un’ampia rete di partner, associazioni e comunità locali. Si sviluppa così una relazione coesiva, in cui sia Gruppo Arena sia Banco Alimentare ottengono benefici superiori rispetto a quelli che avrebbero avuto se non fossero mai entrati in contatto.

Per il Gruppo Arena non è soltanto un modo di aiutare il territorio in cui opera – restituire alla comunità una parte del valore che la comunità dà all’azienda quotidianamente – e rispondere ai bisogni delle persone più fragili, ma una strategia aziendale per ottimizzare processi interni, ridurre i costi di smaltimento delle eccedenze e dare nuova vita a prodotti ancora perfettamente idonei per il consumo. In pratica, questa collaborazione rafforza la logistica distributiva dei supermercati: un sistema collaudato che permette a Gruppo Arena di gestire le donazioni in maniera sistemica, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale per il territorio. Un esempio concreto di come etica ed efficienza possano coesistere e un modello win-win che coniuga responsabilità sociale e sostenibilità operativa.

Anche per il Banco Alimentare è un’occasione impagabile, perché può contare su una rete di oltre 85 punti vendita attivi in tutta la Sicilia nel conferimento settimanale e ricevere un flusso costante e ingente di prodotti alimentari che difficilmente qualsiasi altro donatore sarebbe riuscito a garantire: in sostanza la rete di Gruppo Arena funge da moltiplicatore dell’efficienza e della capacità distributiva del Banco Alimentare, che può così raggiungere ogni angolo della Sicilia, anche grazie al camion refrigerato che è stato donato dal Gruppo Arena stesso.

Alcuni numeri sono sufficienti per capire l’entità e gli effetti della relazione: nel 2024 il Gruppo Arena ha consegnato oltre 240 tonnellate di cibo al Banco Alimentare della Sicilia e ad altre realtà del terzo settore. Nel corso del 2024, il valore complessivo della merce donata alle onlus è stato pari a 1.179.000 euro. Oltre al valore sociale, l’iniziativa ha prodotto un risparmio diretto legato alla riduzione dei costi di smaltimento per un valore complessivo stimato in 264.000 euro. Inoltre, la legge Gadda prevede per le aziende virtuose la possibilità di usufruire di una riduzione fino al 30% sulla componente variabile della Tari. A cui bisogna aggiungere tutti i benefici reputazionali di un’azione volta al bene comune, contribuendo a fidelizzare i clienti al brand.

Non solo: questa alleanza virtuosa si fonda su una visione condivisa del territorio e i vantaggi investono anche l’ambiente, perché recuperare e donare alimenti, invece che smaltirli, comporta una significativa riduzione delle emissioni di CO₂ e dei rifiuti organici. Le 240 tonnellate donate nel 2024 hanno evitato l’emissione fra le 600 e le 1.000 tonnellate di CO₂eq.

Il modello funziona e l’obiettivo del Gruppo Arena, adesso, non è solo rafforzare la sinergia con il Banco Alimentare per accrescere l’impatto dell’iniziativa, ma ampliare la collaborazione con altri soggetti del terzo settore, come ad esempio la Comunità di Sant’Egidio, per progetti legati ai senzatetto e alla dispersione scolastica, e diventare così un ponte tra economia e solidarietà, per costruire insieme un futuro più equo, sostenibile e inclusivo. Perché essere coesivi conviene.

www.gruppoarena.it

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