La conoscenza e l’innovazione sono gli asset più preziosi per un’azienda che vuole essere leader nel mercato e il Gruppo SIAD, con un’esperienza decennale nei gas industriali, alimentari e medicinali, era consapevole della necessità di continuare a investire nella ricerca per sviluppare nuovi prodotti e individuare nuovi campi di applicazione che rappresentino un’opportunità di business. È partita da qui l’idea del Distretto dei Gas e della Vita: un nuovo centro di ricerca avanzato, dedicato allo studio e sviluppo di miscele di gas innovative e alla loro produzione automatizzata e robotizzata nello stabilimento a Osio Sopra, in provincia di Bergamo, dove ha sede l’azienda.
I gas in fase di progettazione daranno un vantaggio competitivo a SIAD rispetto alla concorrenza, perché non esistevano soluzioni simili sul mercato e perché i ricercatori hanno scoperto nuove applicazioni per le miscele composte. Per fare alcuni esempi: dalla bonifica di terreni contaminati alla depurazione delle acque reflue o la rimozione degli inquinanti, fino alla conservazione alimentare. A cui si aggiungono le applicazioni mediche: SIAD, infatti, ha avviato una collaborazione con l’Istituto Mario Negri per la produzione di una miscela a base di argon e ossigeno a scopo terapeutico.
Ma a guadagnarci, ovviamente, è stato l’intero territorio attorno a cui si è sviluppato il Distretto dei Gas e della Vita, grazie a uno sforzo corale che ha coinvolto SIAD, le istituzioni e altri attori locali, dove ciascuno ha ottenuto dei benefici, a conferma della potenza della coesione come driver competitivo.
Non si è trattato solo dell’aspetto finanziario, neppure secondario, visto che l’allora ministero dello Sviluppo Economico ha coperto il 22% delle spese di ricerca, mentre la Regione Lombardia ha aggiunto un ulteriore 4%, per un totale del 26%, mettendo in campo un cospicuo investimento da 3 milioni di euro (sui 16 totali del progetto), reperiti grazie al Fondo Crescita Sostenibile in base all’Accordo per l’Innovazione il ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lombardia. Né dell’iter amministrativo fluido grazie alla disponibilità delle istituzioni locali che hanno garantito in tempi rapidi le necessarie autorizzazioni, come la costruzione di un edificio ad hoc per ospitare i laboratori di ricerca.
Il punto di forza del Distretto dei Gas e della Vita è stato, soprattutto, una visione lungimirante e un’idea condivisa di sviluppo del territorio, con effetti positivi a cascata che sono arrivati fino alla cittadinanza. Il centro di ricerca di SIAD, infatti, ha già dato lavoro a 33 persone, di cui 10 assunte specificamente per il Distretto dei Gas e della Vita. Anche a livello occupazionale il discorso è però molto più ampio rispetto alle singole assunzioni. Nel progetto sono stati coinvolti altri soggetti locali come l’Università degli Studi di Bergamo, dove è stato da poco inaugurato il primo corso di laurea triennale in Ingegneria delle tecnologie per la sostenibilità energetica e ambientale: per i futuri laureati, SIAD può rappresentare uno sbocco “naturale” di carriera, soprattutto se dovessero specializzarsi nella robotica, visto che una parte significativa del Distretto è dedicata alla produzione automatizzata con impianti robotizzati.
Il Distretto dei Gas e della Vita dimostra come un’iniziativa imprenditoriale sviluppata in sinergia con le istituzioni e supportata da una visione di lungo periodo possa diventare un acceleratore e moltiplicatore per una rete più ampia di collaborazioni con altre realtà pubbliche, contribuendo ad accrescere l’occupazione e l’attrattività per nuovi investimenti nel territorio, grazie a un tessuto di connessioni solide che collegano l’impresa a eccellenze locali e ad un’amministrazione capace di supportarne e accompagnare il percorso di crescita, consapevole che facendo così rafforza gli aspetti identitari e il benessere della propria comunità di riferimento.