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di CRESME

In Italia il settore residenziale ha consumato 32.664 ktep di energia nel 2021, pari al 28,8% dell’energia (espressa in ktep) consumata dall’insieme dei settori (industria, trasporti, servizi, residenziale, agricoltura, pesca e altri), e 29.305 ktep di energia nel 2022, pari al 26,8% del consumo totale finale.[1] Tale riduzione dei consumi (-10,3%) è in parte dovuta al clima più mite del 2022 rispetto al 2021 e in parte è stata raggiunta grazie alle misure di contenimento dei consumi (accensione dei riscaldamenti con 15 giorni di ritardo, abbassamento della temperatura di riscaldamento da 20 a 19°C e riduzione delle ore di funzionamento giornaliere). Alla diminuzione dei consumi energetici si è però affiancato l’aumento del prezzo dell’energia di cui già si parlava nel post pandemia del 2021 ma che è divenuto tangibile nel 2022 con lo scoppio della guerra in Ucraina. Secondo i dati Eurostat 2021 oltre il 40% del gas naturale è esportato dalla Russia e l’Italia è seconda solo alla Germania per quantità di gas naturale importato. L’Italia importa circa il 78% dell’energia che consuma, è al primo posto per quantità di energia elettrica importata. Una quota più alta di importazione tra i paesi EU 27 viene raggiunta solo da Cipro, Lussemburgo e Malta.

[1] Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Bilancio Energetico Nazionale 2023 (dati 2022.)

Continua a leggere il rapporto  "Il valore dell'abitare" | p.23

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