Newsletter

50 milioni di miliardi di operazioni al secondo, è un numero che fa impressione. È la potenza di calcolo di Marconi il supercomputer del Cineca, Consorzio con sede a Bologna a cui aderiscono 69 università italiane, 8 enti nazionali di ricerca, 2 policlinici, l'ANVUR oltre al Ministero dell'università e della ricerca.

Da circa un mese il più potente computer italiano, 19mo al mondo (bellezza dei numeri), è impegnato nella lotta al Covid19. Il suo compito è simulare l'interazione tra le proteine che permettono lo sviluppo del virus e un database di 500 miliardi di molecole farmacologiche che potrebbero inibirne lo sviluppo. L’effetto di ogni interazione viene valutato in 50 millisecondi, contro i quattro mesi che generalmente ci vogliono per questo tipo di analisi. Ieri dopo un mese e mezzo Marconi ha trovato le prime 40 molecole che dopo un doppio screening finalmente potranno iniziare il percorso di validazione per l'utilizzo sull'uomo. Questo è oggi uno dei principali avamposti italiani nella lotta contro il Covid19. Progetto all'avanguardia che fa da apripista nel mondo: basti pensare che in queste ore anche l'Agenzia spaziale americana ha annunciato che metterà i suoi supercomputer a disposizione degli scienziati che studiano l'evoluzione della pandemia.
Altri attori da segnalare in questo progetto sono Farmaceutica Dompè e il Politecnico di Milano.

scelti per te

Siamo tra i primi tra i Paesi europei, e secondi solo alla Germania per riciclo pro-capite degli imballaggi. Ci spiega come Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi che quest’anno ha praticamente già superato gli obiettivi di riciclo che l’Europa chiede entro il 2025. Anche per questo tra le oltre 200 best practice dlla ricerca GreenItaly.

L'azienda made in Italy nota per aver rivoluzionato il modo di servire il gelato nelle gelaterie ora ripensa a come consegnarlo a domicilio in questa fase post covid.

ricerche correlate

ISCRIZIONE

Devi accedere per poter salvare i contenuti