Non più usa e getta, ma usa e ricicla. Il futuro dell'industria è nella creazione di prodotti verdi, nel riutilizzo dei materiali già usati, nel taglio dei consumi di materie prime vergini, nella riduzione dei rifiuti e dello spreco energetico. Ce lo dice l'Europa, ma ce lo dicono anche i bilanci delle imprese impegnate nella Green Economy, che corrono più delle altre, sono più competitive e innovano di più, come emerge dall'ultimo rapporto GreenItaly, firmato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere. Del resto il sistema produttivo italiano, da sempre povero di risorse, è ben piazzato per tenere testa alla pressione competitiva mondiale, grazie a un'importante tradizione di frugalità. Dai rottami di Brescia agli stracci di Prato, fino alla carta da macero di Lucca, in Italia si praticano da secoli l'attenzione all'efficienza e il controllo dei consumi.