Newsletter

Sostenibilità e ricerca: sono queste le parole chiave per l'ulteriore sviluppo del distretto conciario dell'Irpinia, con 80 aziende per 1.500 addetti diretti (nella maggior parte si tratta di realtà a conduzione familiare, con 8-12 dipendenti) con Solofra che ne è la capitale, ma opifici anche nei vicini paesi di Montoro e Serino e una risalita (+20% di fatturato nel 2021) dopo il crollo pandemico del 2020. Rispetto agli altri due distretti della concia che trainano il made in Italy, quello di Santa Croce in Toscana e quello veneto di Arzignano, la concia avellinese è rivolta soprattutto alle pelli ovine e caprine di animali destinati all'industria alimentare e che, invece di finire negli scarti, assumono una seconda vita per calzature, abbigliamento e pelletteria. Se alcune problematiche, legate soprattutto ai trasporti, rischiano di restare endemiche per il distretto campano, gli imprenditori locali hanno deciso di prenderne di petto altre, ad iniziare per l'appunto da sostenibilità e ricerca.

È il caso della Be Green Tannery di Solofra, dei fratelli Felice e Annalisa De Piano, eredi di una dinastia di conciatori da tre generazioni: l'azienda ha messo a punto un processo che permette di abbattere del 33% l'energia consumata e del 30% l'acqua utilizzata; a parità di materiali lavorati, il risparmio è di 180 kw e 3.0001itri di acqua.

La conceria è "verde" e taglia gli inquinanti tal free" e la riconversione green, avviata tre armi fa, si è conclusa eliminando la produzione della concia con cromo, alluminio, ferro, cadmio e cromite, metalli oramai assenti dalle acque reflue della Be Green. La Stazione sperimentale per l'industria delle pelli di Napoli ha concesso la certificazione di prodotto metal free, di assoluto rilievo per il commercio del cuoio e l'azienda ha anche ottenuto la certificazione LWG (Leather Working Group), che valuta le concerie di tutto il mondo dal punto di vista della sostenibilità, ma anche della sicurezza e dell'etica lavorativa.

Infine, a ulteriore riconoscimento dell'impegno sostenibile, Be Green Tannery è stata inserita da Symbola e Unioncamere tra le 200 best practice del rapporto Greenitaly 2021. ambiente circostante, e il fiume Sarno, ringraziano. Proprio quel corso d'acqua ed è questo un altro tassello del processo di crescita del distretto al centro di un un protocollo d'intesa ea la Stazione sperimentale e il distretto dell'Appennino meridionale per migliorarne la tenuta ambientale e la sostenibilità dei processi, accompagnata dalla crescita della qualità produttiva. Ma, come detto, la sostenibilità viaggia di pari passo con la ricerca e qui torna in gioco la Stazione sperimentale che, insieme al dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Salerno, ha siglato un accordo quadro con il distretto della concia, d'intesa anche con il Comune di Solofra.

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF
La conceria è "verde" e taglia gli inquinanti - Igor Traboni | Avvenire

Devi accedere per poter salvare i contenuti