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di CRESME

L’analisi dei dati sull’efficienza energetica degli immobili compravenduti nel 2021, raccolti da FIAIP ed elaborati da ENEA e I-Com, ci permette di evidenziare come il tema dell’efficienza energetica è un problema che riguarda in particolare le periferie. L’analisi rileva infatti che gli immobili compravenduti nelle zone di estrema periferia sono per quasi l’80% nelle classi energetiche meno performanti (E, F e G) mentre gli immobili compravenduti nelle zone di pregio sono per il 36% nelle prime classi energetiche (A e B). Alcune delle ragioni si possono individuare nei seguenti punti:

  • la qualità edilizia degli immobili costruiti nelle zone di pregio determina consumi minori;
  • nelle estreme periferie la maggior parte degli edifici sono stati costruiti tra gli anni ’60 e ’80 in c.a. e presentano notevoli ponti termici;
  • in estrema periferia vivono per lo più famiglie con poca disponibilità economica per ristrutturare o riqualificare energeticamente la loro abitazione.

Continua a leggere il rapporto  "Il valore dell'abitare" | p.28

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