Da Mazara del Vallo, un modello di soft economy per il settore della  pesca e per tutti i paesi del Mediterraneo. Di questo si è discusso nel corso del Convegno Internazionale, Medi District, alla presenza del vice ministro allo sviluppo Sergio D’Antoni, di Paolo Terribile- presidente dei Distretti Italiani e Fabio Renzi- segretario generale di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane. 
Si sperimenteranno cosi’ nel Distretto Produttivo della Pesca di Mazara, presieduto da Giovanni Tumbiolo, grazie alla collaborazione con Symbola, i principi della soft-economy,  principi  che possono essere decisivi  per la crescita della qualità e della produttività  anche nel settore ittico. L’idea è quella di ricreare un equilibrio tra sfruttamento del mare e suo ripopolamento, motivazione tra gli operatori del settore, è innovazione al servizio dei saperi tradizionali. Volendo dimostrare che è possibile fare sviluppo proprio a partire dalla corretta gestione delle risorse ambientali e culturali dell’area.  
Il distretto siciliano ha oggi i suoi punti di forza in una  flotta di 352 unità, un primato nell’area mediterranea,  e nella forte coesione tra i pescatori, gli operatori della lavorazione e della conservazione del pesce e dei cantieri navali. Il Distretto, che include tutta la provincia di Trapani e che ha il suo centro nella città e il porto di Mazara, ha un grande peso commerciale e istituzionale che lo rende polo di eccellenza nel mediterraneo, con un’ ampia dimensione extranazionale.  
Nel corso del dibattito a Medi District Fabio Renzi, ha sostenuto: “La forza dell’area del Mediterraneo è nel suo patrimonio storico, culturale, territoriale e nella presenza di comunità che sono state capaci di sviluppare importanti realtà imprenditoriali.Il distretto di Mazara del Vallo è uno straordinario laboratorio che a partire dall’ integrazione tra la comunita italiane e quella magrebina, si pone l’obiettivo di costruire una realtà imprenditoriale e di governo di livello internazionale in grado di assicurare la corretta gestione della risorsa mare”. 
 
				 
				 
				
