Il 9 marzo 2020 è una data che difficilmente dimenticheremo: l’Italia è il primo Paese in Europa a entrare in lockdown, da quel momento tutto è cambiato. Musei, cinema, teatri, sale da concerto, librerie, spazi culturali e creativi di ogni sorta hanno chiuso i battenti. Sembrava che la pandemia stesse vincendo anche sulla cultura, ma nei giorni e mesi a venire, sempre più musei hanno trovato il modo di farsi visitare dalle nostre case; divani e cortili si sono trasformati in sale cinematografiche e teatri, i concerti si sono spostati dai palchi alle nostre camere da letto. Una resistenza culturale, raccontata nella sezione “Geografie” del presente rapporto, che tuttavia non è riuscita ad arginare la più grande crisi del settore dal dopoguerra ad oggi. Una situazione che non possiamo permetterci perché, come ci ricorda la citazione del famoso politologo tedesco Dahrendorf  in apertura, è proprio nel mezzo delle crisi che abbiamo bisogno della cultura e della creatività.

42

Autori

Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura
Docente Management delle imprese creative, Università di Roma Tor Vergata
Funzionario di Cinecittà presso la Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura
Consulente radiofonico e Professore presso l’Università Cattolica di Milano
Autore e sceneggiatore di programmi per ragazzi e serie animate
Vice Direttore, Fondazione VIGAMUS | Event Director, Gamerome | Fondatrice, Women in Games Italia
Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Marche

Rassegna Stampa (7)

Comunicati Stampa (1)

Eventi Correlati

Ricerche

Cultura & Creatività

Inserisci l'indirizzo email in cui vuoi ricevere le newsletter

Devi accedere per poter salvare i contenuti