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“Non è una scelta del Governo italiano ma è sempre una scelta italiana che dà forza al nostro Paese nel mondo. L’Enel ha annunciato una forte accelerazione sulla strada della transizione verde proposta dall’Europa e dalla COP26 di Glasgow con l’impegno ad azzerare le emissioni di CO2 nel 2040 e tappe intermedie, a cominciare dall’abbandono del carbone in tutto il mondo nel 2027(l’Italia lo farà nel 2025). È molto importante che grazie a scelte coraggiose e coerentemente portate avanti in questi anni l’Enel è diventato il principale operatore mondiale nelle rinnovabili e l’utilities elettrica più quotata in borsa in Europa. La sostenibilità è necessaria per affrontare il futuro ma paga anche in economia. In questi anni l'Enel, con la guida di Francesco Starace, sia diventato il principale operatore mondiale nelle rinnovabili e l’utilities elettrica più quotata in borsa in Europa. La sostenibilità è necessaria per affrontare il futuro ma paga anche in economia”.

Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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Accelerare la transizione verde e sostituire i combustibili fossili oltre a contrastare la crisi climatica ci rende più liberi dalla dipendenza dal gas e petrolio di importazione. Dipendenza che stiamo pagando pesantemente a seguito della guerra scatenata dall’invasione dell’Ucraina. Esiste già oggi un’Italia che affronta la sfida alla crisi climatica. Secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere circa un terzo delle imprese (510 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro: 3,2 milioni di greenjobs.

Il rapporto “Il valore dell'abitare. La sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano” promosso da CRESME, Fondazione Symbola, Assimpredil Ance e European Climate Foundation è stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance; Lorenzo Bellicini, direttore CRESME; Virginio Trivella, consigliere Delegato Efficienza energetica Assimpredil Ance; Piero Petrucco, vice presidente FIEC e vicepresidente Centro Studi ANCE; Fabio Stevanato, direttore Programma Italia European Climate Foundation; Marco Osnato, presidente Commissione Finanze; Patrizia Toia, vicepresidente ITRE commissione per l’industria, la ricerca e l’energia; Roberta Toffanin, consulente del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

L’Italia può dare un contributo importante contro la crisi climatica in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. Siamo il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 83,4% con una incidenza quasi il doppio rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti.

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