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“Non è una scelta del Governo italiano ma è sempre una scelta italiana che dà forza al nostro Paese nel mondo. L’Enel ha annunciato una forte accelerazione sulla strada della transizione verde proposta dall’Europa e dalla COP26 di Glasgow con l’impegno ad azzerare le emissioni di CO2 nel 2040 e tappe intermedie, a cominciare dall’abbandono del carbone in tutto il mondo nel 2027(l’Italia lo farà nel 2025). È molto importante che grazie a scelte coraggiose e coerentemente portate avanti in questi anni l’Enel è diventato il principale operatore mondiale nelle rinnovabili e l’utilities elettrica più quotata in borsa in Europa. La sostenibilità è necessaria per affrontare il futuro ma paga anche in economia. In questi anni l'Enel, con la guida di Francesco Starace, sia diventato il principale operatore mondiale nelle rinnovabili e l’utilities elettrica più quotata in borsa in Europa. La sostenibilità è necessaria per affrontare il futuro ma paga anche in economia”.

Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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Grande partecipazione al bando “10 tesi per la sostenibilità”. Sono ad oggi oltre 1300 tesi da tutta Italia. Fino al 31 gennaio è online il bando di concorso. È un’iniziativa promossa da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui) e la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm) volta a premiare 10 tesi provenienti da tutte le discipline, sia umanistiche che scientifiche, che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità.

La COP28 di Dubai è andata meglio di come molti temevano. L’intesa raggiunta è nel solco degli accordi di Parigi e per la prima volta pone esplicitamente il problema dei combustibili fossili. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Dopo Dubai tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’Italia può dare un forte contributo se fa l’Italia e incrocia la green economy con la qualità, l’innovazione, la bellezza.

La COP28 di Dubai è andata meglio di quanto si potesse pensare. Ora tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’intesa raggiunta tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi. Questi appuntamenti sono importanti per indicare la direzione, ma la partita vera si gioca nel campo dell'economia e della società. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Anche per questo sono inaccettabili i ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese.

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