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Studiare la struttura degli edifici significa garantirne la sicurezza: questo infatti è uno dei principali ambiti di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna, che con Fassa Bortolo porta avanti un progetto sul rinforzo strutturale con materiali compositi (fibre di carbonio, vetro e acciaio), ovvero materiali che consentono interventi più leggeri e meno impattanti. L’obiettivo è curare la qualificazione dei prodotti principali dell’azienda veneta per il rinforzo di edifici in muratura, anche con rilevanza storica. 

Altro tema fondamentale presidiato dal Dipartimento dell’Università di Bologna è il monitoraggio delle strutture: insieme ad altri atenei (Università di Roma Tor Vergata, di Bergamo, Politecnico di Torino e di Milano) e aziende leader nei propri settori, come STMicroelettronics e Sacertis, i ricercatori stanno sviluppando progetti nazionali che puntano a dotare il mondo del restauro di strumenti con costi fino a dieci volte inferiori rispetto a quelli tradizionali.

Queste nuove apparecchiature si basano sui MEMS: micromemorie (le stesse utilizzate dai nostri telefonini) a basso costo ma capaci di rilevare sia inclinazioni che accelerazioni anomale. Le informazioni raccolte vengono poi tradotte da una serie di algoritmi numerici che consentono di verificare possibili insorgenze di danni. 

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