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Negli ultimi anni si è focalizzata nello sviluppo e nella produzione di farmaci per le malattie rare, per i disordini neurologici e per le malattie respiratorie gravi

Zambon, nata a Vicenza nel 1906 come “Magazzino Medicinali Zambon”, ha saputo crescere costantemente, mantenendo in 115 anni di storia uno sguardo innovativo e uno spirito da start-up. Oggi il gruppo conta stabilimenti produttivi in Italia, Svizzera, Francia, Cina e Brasile, e i suoi farmaci raggiungono pazienti in 87 Paesi. Tradizionalmente attiva nelle Aree Terapeutiche delle malattie dell’apparato respiratorio, della salute della donna e del dolore, negli ultimi anni Zambon si è focalizzata nello sviluppo e nella produzione di farmaci per le malattie rare, per i disordini neurologici e per le malattie respiratorie gravi. L’azienda investe in R&S per lo sviluppo di nuovi farmaci, alcuni dei quali pioneristici per malattie oggi senza cura, come la Sindrome da Bronchiolite Obliterante (BOS) e le Non Cystic Fibrosis Bronchiectasis (NCFB). Per creare ponti e favorire collaborazioni nel settore della salute, Zambon ha dato vita al campus OpenZone alle porte di Milano: 27.000 mq (di cui 10.500 di laboratori), che diventeranno 37.000 ultimati i lavori di ampliamento, oggi casa di 29 organizzazioni attive nelle Scienze della Vita. Zambon si dedica alla cura a 360 gradi: Careapt, start-up del gruppo, ha sviluppato l’innovativo sistema di teleassistenza ParkinsonCare, che durante la pandemia di Covid-19 permette ai pazienti di richiedere triage sintomatologici e i successivi follow-up attraverso videochiamata, sempre con il supporto di due infermieri specializzati dedicati. Un paradigma di assistenza da remoto ora applicabile anche ad altre patologie croniche.

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