Formazione di qualità, mirata nei contenuti e coerente con i valori aziendali, oltre ad un ampio bacino da cui attingere nuovi talenti e la classe dirigente del futuro: per le aziende può essere spesso una chimera a causa dello “scollamento” tra educazione universitaria e mondo del lavoro. Una situazione spiacevole anche per le università, perché il percorso accademico è orientato allo sbocco lavorativo e se il meccanismo non funziona l’ateneo ha difficoltà ad attrarre nuovi studenti. C’è un urgente bisogno di trovare un punto di incontro tra realtà imprenditoriali e formazione universitaria. Ci sta riuscendo chi va oltre il dialogo e la collaborazione, per immaginare un nuovo modello educativo coeso in cui imprese, università, centri di innovazione e business school sono partner paritari orientati verso un obiettivo di formazione condiviso.
Il caso Angelini Industries è emblematico di come la coesione non solo abbia risolto un problema, ma generato valore aggiunto e vantaggi competitivi per tutti i soggetti coinvolti. Il Gruppo Angelini è una grande realtà industriale di eccellenza nei settori farmaceutico, tecnologia industriale e largo consumo. Gli effetti negativi del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro rappresentano potenzialmente il rischio di mettere in crisi la capacità di innovare e la competitività stessa delle aziende. Perciò nel corso degli anni, Angelini Industries ha deciso di avviare un articolato sistema di collaborazioni con università e centri di ricerca che è sfociato in una sinergia tra mondo imprenditoriale e universitario, con la nascita di una vera e propria corporate academy.
L’idea alla base di “Angelini Academy” è semplice: contare su un programma di talent scouting in cui alla formazione teorica di alto livello offerta dalle migliori università si affianca esperienza “on the job”, in modo da formare una classe manageriale preparata per le sfide del futuro. Metterla in pratica non è stato semplice, e qui entra in gioco la coesione con il mondo universitario, grazie a partnership con atenei di eccellenza italiani (Bocconi e Luiss), e business school internazionali come IMD e Harvard. Il Gruppo Angelini ha messo in atto una vera e propria co-progettazione dei programmi formativi, sedendosi attorno a un tavolo con i rappresentanti delle università per costruire insieme i percorsi, partendo dalle esigenze specifiche del business.
Questo ha permesso di orientare la formazione in modo efficace e mirato, non generico, adattandola alle peculiarità di ciascun settore e alle esigenze del mercato. Ogni anno l’Academy coinvolge circa 1.200 partecipanti, dipendenti di tutte le società operative del Gruppo, in 40 corsi, in cui almeno il 60% del tempo viene dedicato a project work per mettere subito in pratica le competenze acquisite. Per le università, collaborare con una realtà strutturata come Angelini Industries significa accedere a feedback concreti, migliorare la qualità e l’efficacia dei programmi formativi, sviluppare competenze realmente richieste dal mondo del lavoro. Questa sinergia favorisce anche la produzione di pubblicazioni e lavori scientifici, alcuni dei quali si sono tradotti in brevetti industriali, contribuendo a un miglior posizionamento nei ranking internazionali.
Per Angelini Industries la coesione col mondo accademico e della ricerca non solo arricchisce la cultura aziendale e contribuisce in maniera significativa alla formazione di nuovi talenti, ma è anche un potente strumento di recruiting e di retention: da un lato la possibilità di accedere ai percorsi dell’Academy è già di per sé una leva per attrarre nuovi talenti durante i colloqui; dall’altro quando un dipendente manifesta il desiderio di crescere, il Gruppo può trattenerlo coinvolgendolo, ad esempio, nel “Future Leaders Program”, pensato insieme alla School of management della Bocconi con lo scopo di accelerare lo sviluppo di carriera e garantire, a fine percorso e a fronte di obiettivi raggiunti, l’accesso a ruoli manageriali.
Tuttavia, Angelini Industries ha voluto che la sua corporate academy non fosse solo uno strumento di formazione interna e per questo ha aperto le sue porte all’esterno, in modo da attrarre e coinvolgere giovani dal mercato del lavoro. Anche se un giorno un talento dovesse lasciare l'azienda e portare valore altrove, per il Gruppo Angelini sarebbe comunque un successo in termini di responsabilità sociale d’impresa. Del resto, è questo il cuore della coesione: un modello che genera valore condiviso, dove tutti – imprese, mondo della ricerca e della formazione, persone – vincono.