Mentre la Conferenza sul clima in corso a Madrid ci si avvicina ogni giorno di più a un desolante “nulla di fatto”, dall'Italia arrivano invece due segnali incoraggianti di “movimento”. Il primo è la mozione appena approvata dalla Camera dei Deputati, prima firmataria l'ex-presidente di Legambiente Rossella Muroni, che impegna il governo a dichiarare lo stato di ”emergenza climatica” e a compiere passi decisi e concreti sulla via della transizione ecologica. Il secondo è la diffusione del Manifesto per “Un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica”, promosso dalla Fondazione Symbola e sottoscritto come primi firmatari da Ermete Realacci (presidente Fondazione Symbola), Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), Vincenzo Boccia (presidente Confindustria), Francesco Starace (Ad Enel), Enzo Fortunato (direttore sala stampa del Sacro Convento di Assisi) e Catia Bastioli (Ad Novamont). Punto di partenza del Manifesto, al quale hanno già aderito circa 1000 tra economisti, manager, sindacalisti, ricercatori, dirigenti di associazioni ambientaliste, è una doppia consapevolezza: che la crisi climatica non è una minaccia ma un dramma in atto, come richiamato nel modo più autorevole dall'Enciclica Laudato Si' di Papa Francesco, e che i suoi effetti potenzialmente catastrofici non riguardano una generica, astratta “natura” ma qualcosa di assai più concreto, cioè il benessere presente e futuro della nostra specie.
Roberto Della Seta, Francesco Ferrante | Huffington Post