Al via la campagna di comunicazione "Artigianato, futuro del made in Italy" promossa da Confartigianato, Cna, Casartigiani insieme a Fondazione Symbola e con il patrocinio del MiMit. "Artigianato, futuro del made in Italy" rende visibile l`importanza dell`artigianato italiano per la nostra economia, ma anche per la nostra qualità della vita. In Italia, oltre un milione di imprese sono artigiane, una cifra pari a circa un quarto di tutto il sistema imprenditoriale italiano. L`artigianato rappresenta il cuore pulsante della manifattura italiana e, di conseguenza, del Made in Italy. Sebbene le imprese artigiane costituiscano il 21,3% del totale delle attività produttive, la loro incidenza è particolarmente significativa nel settore manifatturiero - dove raggiunge il 58,5% del totale delle imprese - e in particolare in alcuni comparti chiave come il legno, l`alimentare, l`abbigliamento, la meccanica. «L`artigianato - sottolinea Marco Granelli, presidente di Confartigianato - è di- le costruzioni, solo l`1% nelle public utilities. Nel 2024 il 61,3% delle entrate di green jobs programmate in Italia sono relative a miero e piccole imprese. Le micro e piccole imprese in Italia svolgono un ruolo centrale nella diffusione delle tecnologie legate all`Intelligenza artificiale (IA): infatti il 93% delle imprese pioniere nell`utilizzo di queste soluzioni sono micro e piccole imprese. In chiave settoriale, la quota di micro e piccole imprese utilizzatrici di sistemi di IA è più elevata nel manifatturiero (14,6%), seguito dai servizi (12,2%) e dalle costruzioni (11,5%). Mentre si stima che il 53,6% delle micro e piccole imprese prevedono di adottare nei propri processi produttivi soluzioni di intelligenza artificiale L`Italia, grazie anche alla forza del comparto artigiano, si conferma come il secondo Paese manifatturiero in Europa. L`artigianato è presente non solo nei settori tradizionali del Made in Italy, ma anche in quelli ad alta intensità di capitale e strategici per l'export. Infatti 1`89,1% delle imprese esportatrici sono micro e piccole (Mpi): esportano per il 68% in Europa e per oltre il 30% nel resto del mondo. Queste imprese hanno un peso rilevante sul valore delle esportazioni della filiera legno e del tessile. «Il successo del made in Italy - commenta Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Confartigianato - è legato alla capacità delle imprese italiane, soprattutto micro e piccole, di collaborare in filiere, distretti e reti d`impresa. Miero e piccole imprese sono il motore della cultura e della creatività italiana. Guardando ai settori culturali e creativi, queste rappresentano il 99,7% degli operatori. L`artigianato non è solo una colonna portante della produzione, ma anche un motore di sviluppo economico e benessere territoriale. Le micro e piccole imprese rappresentano, in molti territori, l`unico presidio sociale ed economico. Nei piccoli comuni (meno di 5.000 abitanti) le micro e piccole imprese rappresentano il 99,4% delle imprese extra-agricole presenti nel territorio».Dinamico, in piena evoluzione, capace di integrare tradizione manifatturiera e nuove tecnologie, di generare occupazione dipendente e autonoma. Nel 2024, infatti, sono nate 83.586 imprese artigiane, al ritmo di 321 al giorno, e negli ultimi sei anni, 502mila giovani under 30 sono stati formati e avviati al lavoro con il contratto di apprendistato nelle imprese artigiane. Con la campagna 'Artigianato, futuro del made in Italy, mostriamo che è un 'motore' di sviluppo per l`economia e per la società e rappresenta una grande opportunità per le nuove generazioni.