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Il Piemonte, in generale il nord-ovest e tutto il nord dell’Italia, hanno l’economia più “green” d’Europa. Sono l’eccellenza nell’economia circolare, più ancora di Paesi come la Germania, la Svezia, l’Olanda abitualmente celebrati come i più avanzati quanto a sostenibilità ambientale e capacità di eco-innovazione delle rispettive economie. Questo dato all’apparenza sorprendente si ricava con evidenza dai numeri del dossier elaborato da Circonomia, il Festival dell’economia circolare, in occasione della sua quinta edizione, e presentato ad Alba il 17 settembre. Lo studio è stato curato da Duccio Bianchi, fondatore dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia e curatore del Rapporto annuale sullo stato dell’ambiente di Legambiente.

La valutazione contenuta nel dossier si basa su 16 indicatori: dal consumo di materia al consumo di energia, dalla produzione al tasso di riciclo dei rifiuti, dalle emissioni di gas climalteranti alla quota di rinnovabili sul mix energetico, dal tasso d’uso di materia circolare al suolo artificializzato procapite. I 16 indicatori sono a loro volta suddivisi in tre macrocategorie: 5 misurano l’impatto ambientale procapite, 5 l’efficienza o produttività ambientale a parità di potere d’acquisto, 6 la capacità di risposta ambientale e di gestione delle risorse.

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Economia circolare, il nord eccellenza d'Europa | Ansa.it

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