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<<Conto terzi arriva primo!>>: con una battuta Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, traduce tutto il valore delle imprese farmaceutiche conto terzi (Cdmo), non solo per il comparto nel suo complesso, ma per la crescita dell'intero Paese. Perché se "conto terzi" porta comunemente a pensare a chi produce per altri, qui, ci si riferisce ad imprese che - pur non avendo autorizzazioni di commercializzazione - collaborano con l'industria farmaceutica che si affida loro per produzione, verifiche e sviluppo del farmaco, in un rapporto di assoluta indipendenza: <<Non sempre si rende giustizia ad aziende dotate di laboratori e officine dedicate alla ricerca, rispondenti ai più elevati requisiti di qualità e sottostanti a stringenti parametri di validazione, controlli preventivi e verifiche dell'Aifa - spiega Scaccabarozzi, prendendo spunto dalla presentazione a Piazza Affari dell'indagine Prometeia - tanto da rappresentare il fiore all'occhiello di un settore già di eccellenza, quale la farmaceutica italiana, che ora precede anche Germania e Francia. Per le imprese Cdmo, invece, di cui il 75% certificate, un'altra riconferma>>.

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