Cultura e bellezza in Italia rappresentano tratti fondativi della società, da qui il titolo del rapporto Io sono cultura, e grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy. Il rapporto quest’anno, arrivato alla decima edizione, contiene, insieme ad un’analisi del sistema pre-covid (2019), anche informazioni sul 2020, ricavate attraverso un’indagine condotta su un campione di oltre 1.800 imprese appartenenti al core del Sistema Produttivo Culturale e Creativo. Nel 2019 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo era in crescita e rappresentava il 5,7% del valore aggiunto italiano: oltre 90 miliardi di euro, cioè l’1% in più dell’anno precedente. Oltre il 44% di questa ricchezza era generato da settori non culturali, manifatturieri e dei servizi, nei quali lavorano oltre 630.000 professionisti della cultura. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo dava lavoro a più di un milione e mezzo di persone, vale a dire il 5,9% dei lavoratori italiani. Dato in crescita su base annuale rispetto al 2018: +1,4%, con una performance nettamente migliore rispetto al complesso dell’economia (+0,6%), che segna un contributo crescente della filiera all’occupazione nazionale. Questo il contesto nel quale si inserisce il X rapporto Io sono cultura, promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere, insieme a Regione Marche e Credito Sportivo, con la partnership di Fondazione Fitzcarraldo e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, con il patrocinio del Ministero della Cultura. L’unico studio in Italia che, annualmente, quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. Il rapporto è stato presentato oggi, con un focus sui dati delle Marche, dal presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci; dal Direttore Ricerche statistiche ed economiche Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, Unioncamere, Alessandro Rinaldi; dall’assessore alla Cultura Regione Marche, Giorgia Latini; dalla direttrice Macerata Opera Festival, Barbara Minghetti. Ha moderato i lavori Paola Pierotti, architetto, giornalista PPAN.